REGGIO CALABRIA. “Ben venga, ma questo mi auguro insieme a tante altre sedute consiliari su migranti, infrastrutture, aeroporti chiusi e condizioni disastrate della ‘106’ e del sistema ferroviario, sanità al collasso, patrimonio della Regione e partecipate, disoccupazione galoppante, sviluppo economico negato e via discorrendo, un Consiglio regionale ad hoc sulla Protezione civile, come ha richiesto la Commissione Speciale di Vigilanza. Si faccia, però, attenzione a non scaricare sul Consiglio regionale responsabilità, inadempienze ed eventuali omissioni che riguardano il settore e che sono proprie del Governo della Regione che, per rimuovere qualsivoglia ostacolo frapposto al buon funzionamento della Protezione civile e renderla efficace ed efficiente, ha indicato una persona di sua fiducia ormai in servizio da diverso tempo”. E’ quanto afferma, in una dichiarazione, il consigliere regionale Domenico Tallini. “Dopo la denuncia, pubblica e reiterata, del non funzionamento del settore a causa, come è stato detto, della burocrazia regionale – prosegue Tallini – la domanda che i calabresi si pongono, visto che la burocrazia messa all’indice è quella della Giunta regionale, è: cosa è cambiato? Sono stati affrontati e risolti dalla Giunta regionale i problemi segnalati o, viceversa, che cosa si aspetta per risolverli? Oppure si crede che, semplicemente parlandone sui giornali, sul web e in tv i problemi possano improvvisamente evaporare? Sono domande, alle quali aggiungo, senza alcuno spirito di polemica bensì nell’esercizio che deriva dalla mia funzione di consigliere regionale e dalla consapevolezza che la Calabria è un territorio fortemente a rischio che non può consentirsi il lusso di avere una Protezione civile in ginocchio: cosa si è fatto finora da parte di chi ha la responsabilità di fare oltre che di denunciare e, nel contempo, cosa si ha in animo di fare e di proporre? Non si comprende, d’altra parte, a maggior ragione dinanzi ai problemi denunciati dallo stesso dottor Tansi perché chi ha la responsabilità non agisca con la determinazione e l’urgenza che la situazione esige. Parteciperò e dirò la mia opinione in un eventuale Consiglio regionale sulla Protezione civile, ma non vorrei si trattasse solo di un diversivo per allungare tempi e soluzioni”.