CATANZARO. Tra le 376 nomination per il premio Nobel per la pace 2016 ci sono anche la Calabria, la Sicilia e l’Italia. Lo dice il leader del movimento “Diritti CIvili”, Franco Corbelli. “Anche l’Italia dunque è, grazie alle popolazioni delle due regioni meridionali e agli operatori-eroi delle navi di soccorso e salvataggio dei migranti, in lizza per il Premio Nobel per la Pace 2016, che sarà assegnato venerdì prossimo e consegnato il 10 dicembre nel municipio di Oslo”. La richiesta era stata recapitata, lunedì 25 gennaio 2016, per e-mail, al Comitato Organizzatore che ha sede ad Oslo, dallo stesso Corbelli, da poco anche coordinatore della struttura Diritti Umani della Regione Calabria. “La richiesta era stata inoltrata nei termini e tempi previsti, – spiega Corbelli – che scadevano (per la presentazione delle nomination 2016) il 1 febbraio. Le previsioni della vigilia, ingiustificatamente – dice – non annoverano il nostro Paese tra i favoriti, ma non mi arrendo e cointinuerò ad operare per un giusto, meritato e doveroso riconoscimento al nostro Paese per quello che, con la chiusura della rotta balcanica, oramai da solo continua a fare di fronte alla drammatica emergenza immigrazione salvando in mare e accogliendo ogni giorno migliaia di poveri migranti, che arrivano inizialmente, quasi tutti, come in queste ore, in Calabria (l’ultima nave è arrivata oggi a Vibo) e in Sicilia. Solo ieri (nella Giornata in memoria delle vittime dell’immigrazione e del terzo anniversario della tragedia di Lampedusa) sono stati salvati oltre 6000 immigrati e recuperati anche nove cadaveri su un barcone. Negare, perciò, anche quest’anno il Premio Nobel per la Pace alla Calabria, alla Sicilia e all’Italia sarebbe non solo una grande ingiustizia, una scelta assolutamente ingiusta e incomprensibile, ma un autentico scandalo che minerebbe la stessa credibilità del Premio Nobel! Mentre in Europa si continuano a costruire muri della vergogna,- dice Corbelli – a sbarrare disumanamente le loro frontiere e, addirittura, a indire e svolgere referendum(ignobili) per respingere i migranti, l’Italia è rimasta da sola ad affrontare questa drammatica emergenza umanitaria(la più grande tragedia dell’umanità, dopo la seconda guerra mondiale!) grazie, soprattutto, a quel Sud Italia che come ha detto Papa Francesco è un esempio di accoglienza e solidarietà per il mondo intero”