REGGIO CALABRIA. “Purtroppo abbiamo dovuto prendere atto di come ci sia un divario piuttosto considerevole tra opinione pubblica, che percepisce l’importanza del Garante sul territorio, e legislatori e governanti, che in fase di stesura di proposte di legge o altre iniziative non si preoccupano di ascoltare il Garante e le proposte che da esso potrebbero scaturire. Stamattina, di questa necessità ho provveduto ad informare personalmente il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto, affinchè sproni i consiglieri regionali ad aderire alle necessità scaturite nel corso della Conferenza di ieri”. Lo afferma Antonio Marziale, Garante per l’infanzia della Regione Calabria, in riferimento alla X Conferenza nazionale per la garanzia dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza svoltasi a Roma e dalla “quale – è spiegato in una nota – è emersa la necessità del rafforzamento delle figure di garanzia e del loro ruolo”. La Conferenza, inoltre, chiede “a governo, Parlamento e alle Regioni, rispettivamente per la Garante Nazionale e per i Garanti Regionali, che vengano trasmessi i testi delle proposte normative in materia di diritti delle persone di minore età, in modo da consentire ai Garanti di poter eventualmente esprimere i pareri di competenza, come già avviene in Veneto e Friuli Venezia Giulia. E’ emersa inoltre – si evidenzia – l’importanza di interlocuzione con le istituzioni competenti al fine di conoscere i dati relativi ai bambini affetti da disturbi ADHD e DSA. Altro punto condiviso, riguarda l’esigenza di diffondere la conoscenza delle nuove disposizioni della legge 173/2015 in materia di continuità affettiva e di monitorarne le prime applicazioni sull’intero territorio nazionale”.