Il Crotone affonda, l’Atalanta passa (3 a 1) all’Adriatico
Pesante sconfitta del Crotone nel primo dei due posticipi della sesta giornata di andata di Serie A. All’Adriatico di Pescara i calabresi sono stati battuti per 3-1 dall’Atalanta in un incontro già in chiave salvezza. Orobici a segno nel primo tempo con Petagna (3’), Kurtic (40’) e Gomez (46’). Ospiti in dieci dal 17’ della ripresa per l’espulsione di Kessiè e gol bandiera, a 5’ dalla fine, con Simy. In classifica, la squadra di Gasperini sale a 6 punti, quella di Nicola resta ultima a quota 1. L’Atalanta quindi riparte, il Crotone, costretto ancora a giocare le partite casalinghe lontano dalla Calabria per i lavori allo stadio Ezio Scida, invece affonda. Una partita senza storia, indirizzata sul binario orobico dal gol segnato da Petagna dopo nemmeno tre minuti: sul lancio di Masiello, Dussenne sbaglia la posizione e Cordaz, bravo ad opporsi centoventi secondi prima sul destro ravvicinato di Kurtic, non può nulla sul sinistro incrociato dell’attaccante dell’Atalanta. La squadra di Gasperini, schierata con il 3-5-2, controlla ogni zona del campo e non lascia spazio al Crotone. Kurtic ci prova ancora al minuto 11 con un destro impreciso, Ferrari nega sulla linea il gol a Gomez dopo il palo colpito da Kessiè al 33’, Cordaz vola sul destro dell’italo-argentino al 38’. Due minuti dopo, però, il portiere dei calabresi rovina tutto sbagliando l’uscita e regalando il raddoppio a Kurtic. Il primo tempo, nel quale il Crotone si affaccia nella metà campo avversaria solo con un destro senza pretese tentato da Trotta al 35’, si chiude col terzo gol dell’Atalanta, una perla di Gomez con un destro imparabile dai venti metri al minuto 46. Con queste premesse e nonostante Nicola provi a cambiare qualcosa mandando in campo Tonev e poi Rohden dopo l’intervallo, la ripresa si trasforma in un allenamento per la squadra di Gasperini, vivacizzato solo dalla follia di Kessiè, che si fa espellere al 62’ per una entrata sconsiderata sul ginocchio di Dussenne. Neppure la superiorità numerica, però, scuote il Crotone: i deboli tentativi di Martella e Capezzi tra il 74’ e il 77’ non spaventano Berisha. Il gol della bandiera per i calabresi arriva all’86’ con il nigeriano Simy, peraltro partito da posizione quanto meno dubbia sulla sponda area di Falcinelli. Così come è dubbia, tre minuti dopo, la rete annullata allo stesso Simy dall’arbitro Rocchi, che macchia una buona direzione con le incertezze del finale. L’Atalanta, in ogni caso, vince con merito e festeggia il secondo successo in un avvio di campionato difficile, con quattro sconfitte tra cui il pesante passo falso interno contro il Palermo. Il Crotone, invece, resta in ultima posizione, 14 reti incassate in sei partite, e con questo ritmo la salvezza resterà un miraggio.
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