CATANZARO. Il centrodestra scalda i motori in vista delle elezioni provinciali, organizzando la lista alternativa a quella che sostiene il presidente uscente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno. “Un clima di grande entusiasmo e di condivisione politica – spiega un documento – si è registrato nel corso della riunione organizzativa tenuta a Palazzo di Vetro, coordinata dal coordinatore provinciale di Forza Italia Domenico Tallini, i dirigenti dei partiti e dei movimenti del centrodestra (tra questi: Forza Italia, Udc, Cdu, Officine del Sud, Obiettivo Comune, Movimento Labor, Casapound, il consistente gruppo fuoriuscito da Fratelli d’Italia) che insieme ad una numerosa rappresentanza di sindaci e amministratori-elettori di tutta la provincia – tra cui numerosi consiglieri dei comuni di Catanzaro e Lamezia Terme, che per il voto ponderato hanno un “peso elettorale” maggiore -, si sono confrontati sulla composizione della lista, sulla scelta del simbolo e sull’elaborazione del programma di governo dell’area vasta. Programma che avrà come primo punto la modifica dello statuto dell’Ente intermedio per introdurre lo strumento della sfiducia al presidente. È il momento di mandare a casa Enzo Bruno – è scritto nel documento – e mettere fine alla sua confusa e fallimentare azione di governo, che si è contraddistinta soltanto per subalternità al governo regionale. Dal centrodestra – si evidenzia – emerge in maniera diffusa la volontà di mandare un grande segnale all’opinione pubblica, affinché vengano concluse al più presto le disastrose esperienze di governo di Enzo Bruno e Mario Oliverio. Il governo Oliverio, al timone della Regione Calabria da quasi due anni, – a parere della coalizione – ha fallito, mostrando soltanto immobilismo e totale incapacità di dare risposte ai cittadini, ai territori e agli enti locali. I sindaci sono i primi a soffrire della cattiva gestione del governo Oliverio, non sono pochi gli amministratori di centrosinistra a lamentarsi del totale abbandono dei territori da parte della Regione Calabria di fronte alle problematiche che investono la vita quotidiana dei cittadini: le elezioni provinciali – si legge – sono la prima occasione per scegliere da che parte stare, privilegiando gli interessi dei cittadini rispetto a quelli dell’appartenenza politica”.