CATANZARO. “Oliverio metta fine a questa sofferenza, si faccia da parte. Tutti noi che viviamo in Calabria non possiamo non constatare un fallimento clamoroso, anche per la sua notoria autoreferenzialità. E non possiamo non chiedergli, per il bene dei nostri figli, che concretizzi, finalmente, ciò che ha promesso a parole in campagna elettorale, o esca finalmente di scena, se davvero ama questa regione”. Lo afferma, in una dichiarazione, il senatore di Italia dei valori Francesco Molinari. “Non è più tollerabile – aggiunge – che la politica e le istituzioni calabresi assistano, passivamente, al declino di una Regione che ormai vive in un limbo. Ci chiediamo quando il Presidente Oliverio si deciderà a fare mea culpa e ad effettuare la necessaria operazione di assunzione anche delle sue responsabilità. Ammetta il fallimento totale rispetto ai proclami della campagna elettorale e, soprattutto, guardi in faccia la realtà, acquisendo la consapevolezza che dopo 50 anni di carriera politica, al netto della partecipazione a sagre ed eventi pieni di provincialismo, poco o nulla ha realizzato concretamente. Dica a se stesso che è giunto il momento di appendere le scarpette al chiodo e fare spazio a chi davvero ha a cuore le sorti della Calabria e dei calabresi”. “Siamo reduci – dice ancora Molinari – dalla fine di una stagione estiva disastrosa. Per non parlare delle continue sceneggiate sulla sanità, sul nulla in materia di rifiuti e sulla scandalosa gestione dell’inquinamento al porto di Gioia Tauro-San Ferdinando. Si è registrato un aumento complessivo in Italia del flusso turistico, a causa delle note vicende legate al terrorismo che hanno colpito altri Stati europei. Aumento che però nulla ha apportato in termini di aumenti di ricchezza per la nostra terra. Peraltro, noi cosa siamo riusciti ad offrire se non un mare perennemente sporco, assenza di iniziative di intrattenimento, infrastrutture inesistenti, collegamenti viari penosi, servizi per il viaggiatore e gli utenti imbarazzanti ed una Sila abbandonata a se stessa da tutti i punti di vista? Crediamo che il tempo che Oliverio ha avuto a disposizione sia stato più che sufficiente. Due anni potevano essere preziosi per dare segnali fattivi di una inversione di rotta. Penosa la scusa, per lui che ha una così lunghissima esperienza politica da amministratore, che la colpa, il che in parte è vero, sia dei suoi predecessori”. “Il nulla – conclude il senatore di Idv – continua a regnare sovrano. Dire basta è quanto dovrebbe suggerire la coscienza ad ogni buon calabrese”.