REGGIO CALABRIA. Un cittadino extracomunitario di origine yemenita ma di nazionalità somala, Osman Isaid Mahad di 38 anni, è stato fermato dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria, che ha eseguito di propria iniziativa un fermo di indiziato di delitto nei confronti dell’uomo, gravemente indiziato di essere uno scafista. Al termine di indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, gli investigatori della Mobile ritengono che l’uomo fosse al comando dell’imbarcazione sulla quale viaggiavano i 323 migranti sbarcati lo scorso 23 agosto al porto di Reggio Calabria, dopo essere stati soccorsi in mare il 21 agosto dalla nave Enterprise, della reale marina militare britannica. All’uomo vengono contestati i reati di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, aggravati. Dalle indagini è emerso che i migranti a bordo di un barcone in legno, dopo avere pagato circa 4000 dollari americani a testa, sono partiti dalla Libia 2 giorni prima di essere soccorsi, con scorte di cibo e acqua insufficienti e in precarie condizioni igienico-sanitarie. Il gip ha convalidato il fermo disponendo la misura cautelare della custodia in carcere.