CATANZARO. “Apprendo con piacere che il rettore Quattrone ha ricercato la massima condivisione possibile all’interno della commissione paritetica che si è occupata dell’integrazione tra le aziende ospedaliere. Non abbiamo motivo di non credergli. Ma ci consentirà il magnifico rettore di osservare che i risultati raggiunti dalla commissione, poi tradotti nel famigerato a decreto Scura , hanno fatto pendere tutto da una sola parte (la Università) la bilancia delle decisioni. L’esempio più evidente la discutibilissima decisione di trasferire a Germaneto il blocco materno-infantile”. Lo dichiara Mimmo Tallini, capogruppo di Fi al Consiglio comunale di Catanzaro. “Ci permetterà – continua – il prof. Quattrone di osservare che la condivisione è stata cercata all’interno della commissione, ma non nella città, come si vorrebbe oggi per Psicologia al San Giovanni. Un’intera città, non solo gli ospedalieri, ma soprattutto i cittadini utenti della sanità, si è ribellata al progetto di svendita del Pugliese al Policlinico universitario. Partiti, esponenti politici, comitati, associazioni, sindacati: tutti uniti contro un progetto che prevede la progressiva annessione del Pugliese alla facoltà di medicina, mortificando un patrimonio medico-scientifico consolidati nei decenni. Perfino la Regione, per bocca del presidente Oliverio, si è detta contraria alle conclusioni dell’accordo Università-Scura. Perché, mi chiedo, nell’intesa non si è tenuto conto della delibera adottata dal Consiglio comunale a larghissima maggioranza? Perché non si è tenuto conto delle firme raccolte dal comitato Salviamo il Pugliese? Poiché sono certissimo del rigore morale e del senso dell’equilibrio del prof. Quattrone, non ho dubbi che rifletterà su questa mia osservazione e chiederà lui, per primo, l’azzeramento del decreto Scura e la riapertura delle trattative per arrivare ad un si condiviso da tutta la città, dagli operatori sanitari, dai sindacati, dalle associazioni, sull’ipotesi – conclude – di integrazione delle aziende ospedaliere”.