L’ennesima, terribile notizia smorza l’entusiasmo che si era respirato mercoledì, a tarda sera, per l’approvazione del progetto definitivo della Nuova Statale 106. L’ennesima tragedia avvenuta la scorsa notte sulla S.S.106 a Calopezzati in provincia di Cosenza. Due le vittime, Fabio Capalbo di 27 anni e Yanosch Herde di 30, ed altrettanti i feriti (di cui uno in gravi condizioni).
I giovani Fabio e Yanosch sono rispettivamente la sedicesima e la diciassettesima vittima della S.S.106 in Calabria nell’anno 2016 dopo Eugenio Vadalà di 28 anni e Giuseppe Barone di 18 anni deceduti l’8 gennaio a Bocale fraz. di Reggio Calabria, Francesco Nicola Dati di 29 anni deceduto il 21 gennaio a Cirò Marina (KR), Carmela Palermo di 66 anni deceduta il 6 febbraio a Rossano (CS), Francesco Gaetano di 62 anni deceduto il 13 aprile a Corigliano Calabro (CS), Maria Cristina Brancatisano di 53 anni deceduta il 15 maggio a Montebello Jonico (RC), Pasquale Scarano di 67 anni deceduto il 16 maggio a Brancaleone (RC), Vittorio Leotta di 25 anni e Deborah Ranieri di 21 anni deceduti il 22 maggio a Sant’Andrea dello Jonio (CZ), Dmytro Lazarenko di 27 anni deceduto il 29 maggio a Ferruzzano (RC), Francesco Manoiero di 20 anni deceduto il 04 Giugno a Catanzaro Lido, Francesco Antonio Tarantino di 61 anni deceduto il 22 Giugno a Simeri Crichi (CZ), Giuseppe Varlaro di 22 anni deceduto il 5 luglio a Cassano all’Ionio (CS), Francesco De Salvo di 61 anni deceduto il 17 luglio a Rossano (CS) e Domenico Ciccarello di 62 anni deceduto il 27 luglio a Roccella Jonica (RC).
Sulla strada Statale 106 dal primo gennaio del 2016 fino ad oggi si registra in sostanza una vittima ogni 13 giorni, un vero bollettino di guerra.
L’incidente è avvenuto sulla S.S.106 al bivio che dalla marina collega il centro storico di Calopezzati dove l’Anas Spa aveva previsto una rotatoria per la messa in sicurezza del luogo che poi ha stralciato per ragioni che sarebbe necessario approfondire. Il presidente dell’Associazione “Basta vittime sulla strada statale 106”, Fabio Pugliese (scosso per l’ennesima tragedia peraltro avvenuta nel comune in cui risiede), nei prossimi giorni scriverà al Presidente della Repubblica Mattarella.
Altre giovanissime vite spezzate sull’asfalto della “strada più pericolosa d’Italia”. Non si può restare ancora indifferenti ed in silenzio davanti all’ennesima tragedia di una strada sempre più killer in Calabria ed in Italia. La “strada della morte”, sostiene l’Associazione “Basta vittime sulla strada statale 106”, rappresenta la più grande Strage di Stato della storia della Repubblica italiana.