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Traffico di droga con la Colombia protetto dalle Farc, 12 arresti

Traffico di droga con la Colombia protetto dalle Farc, 12 arresti

CATANZARO. Undici tonnellate di cocaina sequestrate e sgominata un’organizzazione internazionale di narcotrafficanti che agiva in Colombia con la protezione delle Farc, il gruppo armato che da decenni si oppone al governo di Bogotà. Sono i risultati di un’operazione condotta dalla Guardia di Finanza, dalla polizia colombiana e dall’Agenzia antidroga americana. La cocaina, se immessa sul mercato, avrebbe fruttato tre miliardi di euro. Per quanto riguarda il filone italiano dell’inchiesta, diretta dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, sono stati identificati quindici narcotrafficanti che avrebbero importato in Italia oltre 240 chilogrammi di cocaina purissima. La Guardia di Finanza, impegnata con il Goa, il Gico e il Nucleo di polizia tributaria di Catanzaro, hanno ricostruito anche le transazioni monetarie per l’acquisto della droga, con movimentazioni gestite anche da alcuni corrieri che prelevavano il danaro dagli acquirenti calabresi e lo consegnavano ai fornitori. Le indagini italiane hanno portato all’esecuzione di dodici provvedimenti cautelari e sono partite nell’ambito dell’inchiesta antidroga dello scorso mese di giugno denominata “Due Mari”. Grazie ad uno scambio di informazioni tra le polizie internazionali impegnate nel blitz, è stato possibile identificare i contatti tra Colombia, Costa Rica, Panama, Messico, Brasile, Lima, Cile, Venezuela, Repubblica Dominicana ed Ecuador. Sette i laboratori clandestini individuati in Sudamerica, con il sequestro complessivo di undici tonnellate di cocaina e l’arresto in flagranza di 111 persone. In Colombia sono stati anche raggiunti da provvedimenti esponenti dell’Esercito di liberazione nazionale, una organizzazione terroristica responsabile di vari reati. Era proprio questa organizzazione, insieme alla Farc (Forze armate rivoluzionarie della Colombia), a garantire la sicurezza nel trasporto dello stupefacente, grazie anche alla nelle zone costiere dei Los Urabenos bandas criminales. La cocaina veniva caricata su grandi navi mercantili, su imbarcazioni da pesca o su barche “Go-Fast”, per essere trasportata nei Paesi che fungevano da zone di transito.

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