REGGIO CALABRIA. “E’ disarmante il modo in cui la Regione sta fronteggiando il grave stato di inquinamento marino e delle foci dei torrenti, contrariamente alle rassicuranti dichiarazioni rilasciate dal presidente Oliverio non più tardi di qualche settimana addietro all’inserto di approfondimento di un grande quotidiano nazionale”. Lo afferma, in una nota, il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Alessandro Nicolò. “Gli inefficaci controlli sui pochissimi impianti di depurazione attivi sul territorio regionale – spiega – e sulla sicurezza dei greti di fiumi e torrenti ormai diventati aree di scarico utilizzati da gente senza scrupoli che considera la Calabria ‘terra di nessunò, gettano un’ombra sinistra non solo sulle prospettive del turismo ma sulla stessa sicurezza sanitaria della nostra popolazione. Gli sforzi degli apparati dello Stato per prevenire l’aggressione dei nostri territori – prosegue ancora Nicolò – necessitano quindi di un forte aiuto da parte delle istituzioni regionali e locali calabresi per fronteggiare il continuo attacco cui sono sottoposti aree di pregio di questa nostra regione. Interi comuni del Tirreno cosentino e della provincia di Reggio Calabria – ricorda Nicolò – sono come dentro un incubo a causa delle quotidiane segnalazioni di ‘mare sporcò che puntualmente giungono dai cittadini e dai turisti, che testimoniano lo stallo di una situazione che si protrae da troppo tempo e senza soluzione di continuità”. A giudizio di Nicolò “la Calabria, così, si allontanerà ulteriormente dai ‘desideratà dei vacanzieri, sempre di meno, a causa del ripetersi di situazioni negative sotto il profilo ambientale come se si trattasse di un inevitabile destino cinico e baro che rema contro di noi. Sappiamo invece – evidenzia Nicolò – che non di questo si tratta e che il fato c’entra poco in una situazione tutta umana, ovvero, risolvibile nella misura in cui si avvieranno le dovute e necessarie iniziative politico-amministrative per dire basta, una volta e per sempre, a chi inquina e distrugge la nostra terra ed il nostro mare. Non è questione di mera repressione – dice – ma di iniziative di controllo da parte della Regione e dei suoi enti strumentali per stroncare all’origine il verificarsi di problematiche, come l’inquinamento, che pregiudicano sul nascere ogni tentativo di programmazione turistica e di rilancio delle bellezze della nostra regione. Credo che su questioni di tale portata – conclude – non possano riscontrarsi divisioni tra le forze politiche in Consiglio regionale, anzi, potrà essere una ulteriore occasione per fare il punto sullo stato delle cose e riprogettare il futuro di una terra che della sua bellezza faccia un input di sviluppo a beneficio soprattutto delle generazioni a venire”.
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