CATANZARO. L’ex presidente della Regione Calabria, Giuseppe Nisticò, e l’ex sottosegretario Carmelo Pujia scendono in campo per le riforme annunciando a la costituzione di un comitato per il si al prossimo referendum costituzionale. “In un momento veramente delicato e difficile della vita politica in Italia, specie – spiegano in una nota – dopo i risultati delle elezioni amministrative la gente comune chiede chiarezza politica e si aspetta finalmente dopo decenni di delusioni l’approvazione della riforma costituzionale che semplifica le procedure e riduce drasticamente il numero dei politici”. La decisione di istituire il comitato, è maturata con i membri dei consigli direttivi del Movimento Popolare Calabria, presieduto dallo stesso Nisticò, e del Mid, presieduto da Pujia. Nisticò, accompagnato dalla parlamentare del Pd Stefania Covello, ha illustrato il progetto politico al ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, la quale, è riportato nella nota, “ha approfondito alcuni aspetti relativi al significato della riforma della Costituzione e ha analizzato le prospettive e l’impatto a livello europeo”. Nisticò ha riferito che insieme a Pujia e ai membri dei movimenti popolari da loro fondati ormai da anni, “si sentono motivati ed impegnati a promuovere sul territorio una serie di riunioni ed eventi volti a sottolineare l’importanza della riforma della costituzione per il nostro Paese”. Nisticò ha dichiarato di voler profondere “tutte le sue energie per coinvolgere nel processo riformatore uomini di valore del mondo scientifico e della ricerca e personalità di alto spessore culturale che da anni lo hanno sempre seguito con piena convinzione. E’ giunto il momento – ha dichiarato – in cui i cittadini devono scendere direttamente in campo per difendere i loro sacrosanti diritti e approvare le riforme ormai troppo a lungo rinviate dissipando così con il loro voto la confusione generata di proposito da tutti i partiti politici che vogliono conservare lo stato attuale temendo di perdere il potere e i privilegi di cui finora hanno goduto. Soltanto con l’approvazione delle riforme e mantenendo gli impegni assunti dal governo e dal Parlamento – spiega – i cittadini potranno riconfermare la loro fiducia nei partiti tradizionali e nelle istituzioni. Inoltre – ha precisato Nisticò – la riforma consente attraverso una sola Camera, di approvare le leggi in tempi più rapidi e con maggiore efficienza”. Secondo Pujia, “oltre al “laboratorio Calabria” , volto alla costituzione di una rete di sindaci, di liste civiche e dell’area di centro-destra, ci proponiamo di estendere la rete in altre regioni d’Italia attraverso l’inserimento nei circuiti di personalità di alto prestigio che sono convinte della validità delle ragioni a favore del referendum. Soltanto la vittoria del si alla riforma conferirà maggiore stabilità al quadro politico del nostro Paese e consentirà di dare maggiore forza e incisività al ruolo che il nostro governo dovrà svolgere in Europa”. Nisticò si è augurato che anche Forza Italia, sotto la guida di Gianni Letta, “sappia riprendere il ruolo di protagonista del processo riformatore e che il presidente Berlusconi possa gradualmente uscire dalla vita politica “a testa alta” e cioè da padre nobile della Patria. La nuova Forza Italia – secondo Nisticò – dovrà finalmente ricollocarsi sulle posizioni originarie di centro e cioè di un centro moderato nel contempo cattolico e liberale, ben lontano dalle posizioni demagogiche, agressive e xenofobe della Lega di Salvini, di Marine Lepen e di Donald Trump. Sono sicuro – ha aggiunto Nistico ‘ – che dopo l’approvazione del referendum, mi auguro anche con l’appoggio di Fi, egli sappia incidere per migliorare la legge elettorale e faccia assumee a Matteo Renzi l’impegno di modificare in tempi brevi la riforma costituzionale inserendo l’elezione diretta del presidente della Repubblica. Il ministro Boschi – riferisce Nistico ‘ – si è dimostrata molto compiaciuta per l’iniziativa dei due uomini politici calabresi ed ha annunciato una sua visita in Calabria per incontrare le autorità accademiche delle tre università, nonchè i sindaci, i consiglieri regionali e tutti quei cittadini che vorranno impegnarsi in prima persona nella prossima campagna referendaria. E’ una sfida – ha detto il ministro a Nisticò – che dobbiamo assolutamente vincere ed è per questo che faccio un appello a tutti gli uomini e alle donne giovani e anziani di buona volontà che hanno acuore il destino delle nuove generazioni e la credibilità del nostro paese a livello internazionale”. Un’ impostazione condivisa anche da Mario Catroppa, segretario del Movimento Popolare Calabria: Finalmente – ha dichiarato – molte persone morbosamente attaccate alle poltrone dovranno rassegnarsi a rinunciare perchè la riforma prevede che il nuovo Senato sarà costituito solo da 100 senatori invece dei 315 attuali. Ciò consentirà – prosegue – un enorme risparmio di risorse pubbliche che potranno essere indirizzate a creare nuovi posti di lavoro.