Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in modo efficiente ed eseguire determinate funzioni. Di seguito troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie in ciascuna categoria di consenso.

I cookie classificati come "necessari" vengono memorizzati nel tuo browser in quanto sono essenziali per abilitare le funzionalità di base del sito.... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Truffe: due giovani coniugi siciliani arrestati ad Amendolara

Truffe: due giovani coniugi siciliani arrestati ad Amendolara

COSENZA. I carabinieri di Roseto Capo Spulico, nel Cosentino. hanno arrestato, ad Amendolara, due coniugi, accusati di tentata truffa. I due, Francesco Fiaschè, originario di Vercelli, e Angela D’Amico, originaria di Foggia, entrambi di 25 anni e residenti a Noto (Siracusa), già noti alle forze dell’ordine, sono stati sorpresi sulla strada statale 106 jonica mentre tentavano, con un raggiro, di farsi consegnare, da un pensionato del luogo, una somma di denaro. Avevano infatti ordito la cosiddetta “truffa dello specchietto”, ovvero avevano fatto credere alla loro vittima di aver subito un urto con la conseguente rottura dello specchio retrovisore dell’auto. I due sono stati arrestati e poi rimessi in libertà, su disposizione dell’autorità giudiziaria.

 

 

desk desk