La nomine dei revisori di alcuni importanti enti correlati al Consiglio regionale, recentemente avvenute per mezzo del sorteggio, possono essere definite come un vero e proprio fallimento della politica, che dimostra in questa circostanza l’incapacità di guardare alle classi professionali e di saper attuare scelte meritocratiche – a dichiararlo è Baldo Esposito, Presidente della Commissione “Riforme” a Palazzo Campanella. Da quando si è consumata questa irresponsabile decisione, – continua il consigliere regionale – il quesito che sempre più spesso sentiamo ripetere è: ma veramente vogliono lasciarci credere che si tratti di un atto di trasparenza e legalità verso i calabresi? La risposta è tristemente affermativa, poiché si tratta di una vera e propria presa in giro in cui gli unici beffati sono i cittadini calabresi. Se il sorteggio si fosse immaginato alla base di un’azione programmatica da parte della politica – afferma ancora Esposito – non avremmo opposto resistenza, anzi, il Consiglio regionale avrebbe potuto suggerire azioni propedeutiche a una buona riuscita del percorso, pensando ad esempio ad una ancora più stringente selezione dei professionisti oppure coinvolgendo nel metodo le commissioni consiliari competenti. Niente di tutto ciò è avvenuto. La triste verità, pertanto, è che questa decisione avviene solo per mettere una pezza a colori sul mancato accordo e su un’evidente spaccatura interna al Partito Democratico, i cui effetti iniziano ad essere nocivi al buongoverno della cosa pubblica. Auspichiamo almeno – conclude il Presidente della Commissione Riforme – che questo metodo, rafforzato nell’azione politico – amministrativa, diventi consuetudine e che in futuro si possa mettere in campo quella stessa trasparenza e quella stessa legalità che in questa circostanza sono state soltanto sbandierate.
M.P.