REGGIO CALABRIA. “È un passaggio di buona politica che pone finalmente un freno all’emigrazione formativa di tanti giovani, anche nel settore socio-sanitario ed apre a nuove opportunità di lavoro”. Queste le finalità principali delle nuove “Linee di indirizzo per la formazione di base per il conseguimento della qualifica di operatore Socio-sanitario (OSS) deliberate lo scorso 13 maggio dalla Giunta regionale ed illustrate venerdì mattina nel corso di una conferenza stampa a palazzo Campanella dal consigliere Pd Mimmo Battaglia, dall’assessore regionale al Lavoro Federica Roccisano e dal dirigente del dipartimento Lavoro e formazione Roberto Cosentino. Attraverso una mozione presentata a maggio del 2015 da Battaglia, si evidenziava, contrariamente a quanto previsto in molte altre regioni italiane, l’impossibilità per le sole istituzioni private accreditate di svolgere attività di formazione libera, senza oneri a carico della Regione Calabria. Questo divieto – è stato spiegato in conferenza stampa – ha costretto molti giovani a frequentare corsi in altre regioni, alimentando il fenomeno della cosiddetta emigrazione formativa. “L’apertura ai corsi liberi – ha precisato Cosentino – è caratterizzata da criteri rigorosi orientati ad una formazione di qualità, e sarà affiancata da severi controlli in tutti i passaggio che servono per far acquisire la qualifica di OSS in maniera corretta”. “Con un semplice atto deliberativo – ha aggiunto Battaglia – si pone fine ad un diffuso fenomeno di emigrazione formativa, ma soprattutto si fornisce una risposta alle esigenze formative di questo territorio, anche in vista del possibile sblocco del turn-over nella sanità in Calabria, che darà la possibilità a tanti giovani in possesso di questa qualifica di poter accedere al mondo del lavoro”. “Una soluzione semplice, ma dal forte impatto sociale – ha sottolineato l’assessore Roccisano – che pone finalmente la Calabria al pari di altre regioni italiane. Una regione che vuole dare le stesse opportunità e gli stessi diritti a tutti”.