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I deputati del Pd: “Le scelte di Poste Italiane discriminano la Calabria”

I deputati del Pd: “Le scelte di Poste Italiane discriminano la Calabria”

CATANZARO. Le scelte di Poste Italiane pealizzano la Calabria. Lo scrivono i deputati del Pd Ernesto Magorno (primo firmatario) Aiello, Barbanti, Battaglia, Bruno Bossio, Censore, Covello, Oliverio, Stumpo in un’interrogazione rivolta ai ministri dello Sviluppo Economico, dell’Economia e Finanze, delle Infrastrutture e Comunicazioni. Nell’interrogazione, inerente al piano di riduzione dei giorni di consegna degli invii postali avviato dall’azienda in molti piccoli comuni, i parlamentari chiedono al Governo di “accertare se, sia riguardo alla chiusura degli Uffici che la riduzione dei giorni di consegna della corrispondenza, in particolare in Calabria, sono rispettati gli standard minimi di qualità per il “servizio universale” che Poste Italiane S.p.A. deve garantire, in ottemperanza del vigente contratto di programma stipulato con il Ministero dello Sviluppo Economico. In questi giorni – scrivono i parlamentari – Poste Italiane S.p.A. sta inoltrando, ai cittadini delle zone interessate, una lettera in cui comunica che a partire dal mese di maggio 2016, in alcune aree del territorio italiano, prosegue l’implementazione graduale della fase II del modello degli invii postali a giorni lavorativi alterni dal lunedì al venerdì, su base bisettimanale (lunedì, mercoledì e venerdì nella prima settimana – martedì e giovedì nella settimana successiva), già avviato, in altre località, a partire da ottobre 2015″. Questo, secondo i parlamentari, “andrebbe ad acuire i già notevoli disagi causati ai cittadini dalla chiusura e dalla razionalizzazione di numerosi uffici postali sul territorio nazionale oltre a provocare un’ulteriore marginalizzazione dei piccoli comuni soprattutto in una regione, come la Calabria, compromessa dalla carenza di strutture e servizi essenziali e importanti”. Inoltre, secondo i firmatari, “le scelte adottate da Poste Italiane S.p.A., sia relativamente alla chiusura e alla razionalizzazione degli Uffici che alla riduzione dei servizi, sembrerebbero alquanto discriminatorie nei confronti della Calabria, maggiormente penalizzata rispetto ad altre regioni. Tale politica aziendale – aggiungono – segue una logica esclusivamente ragionieristica, tralasciando l’essenziale funzione sociale propria di un servizio pubblico e non tenendo affatto conto nè delle peculiarità dei singoli territori nè delle esigenze e delle criticità delle diverse realtà locali”. I parlamentari, quindi, chiedono di sapere quali iniziative i Ministri dello Sviluppo Economico, dell’Economia e Finanze e delle Infrastrutture e Comunicazioni “intendano assumere in merito, anche al fine di ripristinare la consegna giornaliera degli invii postali nonchè di tutelare gli utenti in quanto siffatte decisioni non sono esclusivamente aziendali ma interessano la collettività, proprio perchè rischiano di avere un impatto devastante per il tessuto economico, sociale e culturale dell’intero territorio, determinando, inevitabilmente, effetti negativi sulla qualità della vita”.

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