Ancora una volta guerriglia, follia e scene tragicomiche sui campi di calcio italiani. Nell’immediato pre partita di Cavese – Reggio Calabria, semifinale playoff di Serie D girone I, succede di tutto.
Dopo qualche contrasto a distanza tra i tifosi calabresi presenti al Lamberti ed i sostenitori di casa del settore distinti, i teppisti locali della curva sud percorrono indisturbati 100 metri dopo avere sfondato, forse con il placet di qualcuno, il cancello del loro settore. La loro goffa cavalcata nella prateria cavese finisce sotto il settore ospiti occupato da 200 tifosi amaranto, rei, secondo gli ultras locali, di essere solidi gemellati con i salernitani, loro acerrimi rivali. E così parte di tutto, lancio di oggetti, petardi e fumogeni ambo le parti. Le forze dell’ordine non si capisce dove siano finite. Arrivano solo a distanza di alcuni minuti, avviando la fulminea e massiccia ritirata degli invasori di casa.
Già nella gara di campionato a Reggio Calabria, pochi mesi fa, si era sfiorato il contatto violento tra le opposte fazioni, scongiurato da un ottimo servizio d’ordine nei pressi dello stadio Granillo. Non così a Cava, dove l’atmosfera è stata caldissima prima, durante e dopo la gara tra biancoblù ed amaranto, e non soltanto per la posta in palio dal punto di vista strettamente calcistico.
Sul campo vince la Cavese per 2 a 1, in virtù di una migliore capacità di concretizzare sotto porta le occasioni costruite. Il Reggio gioca ma spreca, chiudendo così al Lamberti una stagione molto difficile, ricca di alti e bassi, finita al quarto posto in classifica.
Un primo tempo intenso con la squadra campana che parte in quarta, minacciosa con Gatto in avvio.
Gli amaranto replicano con il piazzato di Lavrendi, sul quale De Bode è anticipato da Conti.
Ancora Reggio con la rovesciata fuori misura di Forgione, su assist di Oggiano.
Al 22’ inaspettatamente cavesi in vantaggio. Ausiello vince il contrasto, la palla giunge a D’Anna che fa esplodere un bolide di destro che buca Licastro.
Reazione calabrese due minuti dopo. Corner dalla sinistra, svirgola un difensore campano, palla in area per Forgione che perde l’attimo propizio e consente a Conti un’uscita disperata e salvifica.
35’, punizione di Fabio Oggiano, sfera alta sulla traversa.
Reggio impreciso e colpito ancora nel finale: 47’, Proia mette in mezzo per la testa di D’Anna, sfera che si infrange sul palo e che poi rientra in area, finché Mansi non trova la deviazione vincente. Due a zero all’intervallo, passivo troppo pesante ed immeritato per gli amaranto.
Reggio più pungente nella ripresa. Cozza inserisce Foderaro e Bramucci per Forgione e De Marco.
53’, De Bode svetta di testa, ma il palo stoppa la sua offensiva aerea.
57’, Rete del Reggio. Prezioso assist del solito Lavrendi, la sua verticalizzazione taglia la difesa cavese e libera Oggiano al tiro. Il sinistro dell’attaccante è letale per il giovane Conti in uscita.
Ma il gol dell’1 a 2 non vedrà coronata la rimonta. Anzi è la Cavese a sfiorare la terza rete. Al 72’ il neoentrato Di Deo non aggancia in area.
All’87’ ed all’88’ due chances per Proia che tira telefonato per Licastro.
La Cavese conserva e gestisce le disordinate sfuriate calabresi nel forcing finale. 2 a 1 al termine ed i biancoblù di Longo volano in finale con la Frattese, che nell’altra semifinale Calabria- Campania prevale sulla Vibonese all’ultimo assalto al 91’.
Manuel Soluri