CATANZARO. “Cosa fa il Governo per il milione di bambini poveri che vive nel nostro Paese”. É il quesito che pone, in una dichiarazione, il senatore Stefano Antonio Caridi, di Gal. “Un rapporto di Save The Children – sostiene Caridi – mette, crudamente, in evidenza la situazione del panorama italiano per quel che riguarda il tasso di povertà educativa dei minori. Purtroppo il dato è pessimo: oltre un milione di bambini in povertà educativa assoluta. Nella distribuzione territoriale italiana, Sicilia e Campania detengono il triste primato di regioni con la maggiore ‘povertà educativa’, rappresentando, in sintesi, quei contesti in cui l’offerta dei servizi e le varie opportunità formativo-educative sono quasi o del tutto, inesistenti. Tutto ciò che consentirebbe ai minori di sperimentare e apprendere viene di fatto negato dal governo Renzi”. “Chiaramente la Calabria, sempre più abbandonata – dice ancora Caridi – è al secondo posto insieme alla Puglia. A fare da contraltare, però, ci sono le regioni settentrionali tra cui Lombardia, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna. Questo dovrebbe far riflettere soprattutto il meridione, rappresentato da un Governo che, dal punto di vista degli investimenti in ambito industriale, ha accantonato da tempo l’idea di investire nelle nostre terre e adesso mira, volente o nolente, a distruggere la formazione culturale. L’indice di povertà educativa regionale, di concerto con il rapporto di Save The Children, conferma la correlazione tra povertà materiale ed educativa con più di un milione di bambini che, nelle nostre regioni, vivono in condizioni estremamente disagiate, in ottica culturale”.