CATANZARO. Il premio “Esculapio 2016” è stato consegnato quest’anno al presidente della Regione Mario Oliverio per “aver dato – questa la motivazione – dinamismo all’agricoltura calabrese e per aver avviato un forte processo di innovazione e promozione delle produzioni sui mercati nazionali ed europei, contribuendo a far divenire il mondo agricolo protagonista e partecipe di importanti scelte strategiche nel settore agro-alimentare, sull’agriturismo, sull’ammodernamento delle strutture rurali, sulla ricapitalizzazione delle aziende agricole, per essere stato promotore della prima Legge sulla Montagna (Legge 97/94), primo firmatario della legge istitutiva del Parco Nazionale della Sila, per aver operato, nella sua lunga attività politica, secondo idee solidaristiche e di accoglienza, nella consapevolezza che l’integrazione costituisce ricchezza culturale e prospettiva di sviluppo”. Insieme al Governatore hanno ricevuto il riconoscimento anche Silvio Borrello, Direttore generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti del Ministero della Salute; Giovanni Bisogni, presidente del Consiglio d’amministrazione dell’Università Internazionale di Roma; Fernanda Guerrieri, Capo dipartimento della Fao; l’ammiraglio Vincenzo Melone, Comandante generale del Corpo delle Capitanerie di porto della Guardia Costiera, e il medico Giuseppe Raiola dell’associazione “Pediatri in Movimento”, che ha guidato nei giorni scorsi, in soccorso dei migranti sbarcati dai barconi nel porto di Lampedusa, la sua equipe di pediatria in missione umanitaria per conto della Regione Calabria. “Tutte personalità e soggetti istituzionali – é detto in un comunicato dell’ufficio stampa della Giunta regionale – che si sono distinte in attività riguardanti ‘Alimentazione, Ambiente, Solidarietà per uno sviluppo sostenibile’, tematiche ampiamente dibattute nel corso di un convegno, patrocinato dalla Regione Calabria, e svoltosi nella Cittadella regionale dalle associazioni ‘Etica e Salute’ e ‘Adesso Catanzaro-Idee per la Calabria’, presiedute rispettivamente da Pino Franzè e Antonio Carrozza. “Iniziative come queste – ha detto il presidente Oliverio nel suo intervento di saluto – contribuiscono senz’altro ad approfondire e far crescere la conoscenza di problematiche fondamentali per costruire un futuro rispettoso dell’uomo e della qualità della vita. L’Europa che conosciamo oggi non è quella immaginata dai suoi padri fondatori. Quella in cui viviamo è un’Europa in cui crescono gli egoismi, riemergono rigurgiti xenofobi, aumenta la voglia di costruire muri e separazioni. Se andiamo avanti di questo passo, la Comunità Europea inevitabilmente si disintegrerà. Mai come in questo momento abbiamo bisogno invece, come spesso ci ricorda Papa Francesco, di abbattere muri e steccati e costruire ponti che uniscono e favoriscono il dialogo fra gli uomini all’interno di un quadro di regole dentro le quali le diversità e le peculiarità di ognuno possano essere tutelate ed esaltate. Di regole hanno bisogno soprattutto i mercati, perché le qualità dei prodotti e delle merci vengano adeguatamente difese e tutelate”. “Senza regole – ha aggiunto – non ci potrà mai essere nessuna competizione virtuosa. Quando nello stesso scaffale si vendono prodotti di qualità insieme a prodotti che sono frutto di alterazioni e sofisticazioni alimentari e che, per questo motivo, sono economicamente vantaggiosi, esiste solo una competizione selvaggia in cui vince chi è più spregiudicato. L’olio italiano non può essere venduto insieme ad altri oli d’importazione che nulla hanno a che fare con la qualità e la genuinità delle nostre produzioni e che vengono venduti a prezzi stracciati. I consumatori devono essere messi nelle condizioni di poter scegliere sapendo, attraverso la tracciabilità e l’etichettatura dei prodotti, la loro provenienza e la qualità delle lavorazioni”.