CATANZARO. Si svolgerà giovedì in Piazza dei Bruzi, a Cosenza, la mobilitazione regionale della Coldiretti Calabria. Al centro della manifestazione – spiega una nota – la difesa dei prodotti agroalimentari, “sempre di più sotto attacco, che quindi rende indispensabile l’indicazione di origine del prodotto agricolo in etichetta. Una forma di correttezza e trasparenza verso i cittadini-consumatori e la loro salute, a difesa del nostro patrimonio agroalimentare, oltre che di centinaia di posti di lavoro. “Difendiamo la qualità italiana in Europa”, “il formaggio si fa con il latte”, “il falso made in Calabria ci ruba lavoro” “i trucchi e i trucchetti sull’agroalimentare annullano gli investimenti” questi sono alcuni degli imperativi che stanno a cuore agli agricoltori che, numerosi, saranno presenti a quella che è una battaglia sacrosanta per la dignità del loro lavoro, per rendere maggiormente riconoscibili nel mercato i prodotti di qualità, di cui la nostra agricoltura è particolarmente ricca, e aiutare i consumatori a saper riconoscere dove e come sono realizzati i prodotti. Ciò rappresenta, oltretutto, – scrive la Coldiretti – il valore aggiunto per l’economia e riconosce ai produttori quel giusto margine di guadagno. In Calabria accade ad esempio che per fare i formaggi siano importati prodotti di dubbia provenienza, semi-lavorati quali cagliate, latte in polvere, caseine e caseinati, utilizzati per produrre “formaggi senza latte”, ma con mere sostanze derivate, traendo in inganno i consumatori. “Gli agricoltori – commenta Pietro Molinaro leader della Coldiretti Calabria – vogliono mantenere alta la qualità delle loro produzioni e non essere insidiati dall’italian sounding di matrice italiana, che importa materia prima dai Paesi più svariati, la trasforma e ne ricava prodotti che successivamente sono venduti come italiani senza lasciare traccia, attraverso un meccanismo di dumping che danneggia e insidia il vero Made in Italy, sfruttando con l’inganno l’immagine positiva conquistata nel mondo, come ha dimostrato Expo Milano. Un deciso no, quindi, verso un appiattimento verso il basso. Si, invece, all’etichettatura e alle distintività territoriali. In piazza, verranno messi in mostra gli “orrori” della contraffazione che senza indicazioni di origine, tarpano le ali alla nostra agricoltura e alla crescita, nonchè come contraltare le migliori e genuine produzioni dell’agricoltura calabrese. E’ una battaglia comune che faremo insieme alle istituzioni – conclude Molinaro – alle quali proporremo di sottoscrivere il “Manifesto sull’Etichettatura” elaborato da Coldiretti per la tutela e difesa del Made in Italy nel settore agroalimentare”. Con la Coldiretti saranno in piazza coltivatori e allevatori, ospiti istituzionali, del mondo scientifico, culturale e associativo.