REGGIO CALABRIA. “Il fatto che da un anno e mezzo il Consiglio regionale non sia stato in grado di effettuare le nomine di sua competenza è un’autentica, intollerabile, assurdità politica e istituzionale”. E’ quanto afferma, in una dichiarazione, la consigliera regionale Flora Sculco di Calabria in rete. “La dimostrazione – prosegue Sculco – che il ‘mondo’ della politica regionale pensa di essere autoreferenziale e non soggetto al controllo della società civile. I calabresi sono portati a ritenere che non si proceda nelle nomine o perché gli ‘amici degli amici’ non hanno i titoli richiesti o perché gli ‘amici’ sono tanti e scegliere vorrebbe dire deluderne molti. Al di là delle legittime congetture, e senza togliere niente a nessuno o aggiungere ad altri rimane il fatto gravissimo di un’omissione politica che mentre rischia di arrecare deplorevoli conseguenze di ordine gestionale, offre una pessima immagine della politica che non dimostra, proprio a partire dall’esercizio di un dovere che tutto potrebbe essere tranne che macchinoso e pasticciato, di volersi fare carico degli interessi collettivi con metodi aperti, condivisi e trasparenti”. “Un anno e mezzo – sostiene ancora Sculco – per effettuare le nomine è tanto, troppo e soprattutto è ingiustificabile. Giobbe stesso perderebbe la pazienza, figuriamoci i calabresi. Serve, dunque, con immediatezza uno scatto di responsabilità, cosi da porre fine a questo stucchevole immobilismo e tentare di rimettere la legislatura regionale nella giusta carreggiata”