Due grossolani errori difensivi condannano il Reggio Calabria alla seconda sconfitta interna consecutiva, la quarta casalinga stagionale. Due clamorose ingenuità di disimpegno ed un’espulsione alla mezz’ora hanno segnato inesorabilmente questa sfida al Granillo che ha fortemente deluso il pubblico presente. Insomma, una squadra che si fa male da sola ed un primo tempo da incubo, la sagra degli errori inizia al 13’ quando l’attaccante agropolese Manfrellotti si inserisce tra Carrozza e Licastro e va in rete agevolmente. Le disattenzioni si ripetono e come se non bastasse il Reggio resta in inferiorità per il banale gesto di Cucinotti che rifila uno schiaffo allo stesso Manfrellotti e lascia i suoi in 10. La reazione è blanda e disordinata ed arrivano pochi pericoli dalle parti di Polverino. Solo Tiboni e Lavrendi si salvano dal grigiore, il centravanti coglie una traversa al 22’, per il resto il Reggio produce zero. Gli amaranto la combinano grossa al 17’ della ripresa. Retropassaggio verso il portiere Licastro che nel tentativo di rinviare colpisce Brenci al petto che senza quasi volerlo realizza il raddoppio. Colpo al cuore del Reggio che prova ugualmente a rialzarsi ancora con Tiboni al 19’ che di testa accorcia lo svantaggio e riporta gli amaranto in partita. Ma le speranze di rimonta si stampano sulla traversa che lo stesso Tiboni, unico a salvarsi con Lavrendi, colpisce al 43’. Un’altra domenica nera e l’allenatore Cozza, deluso fortemente dalla prestazione dei suoi, non le manda a dire: “Ci sono alcuni elementi che non meritano la mia fiducia. Nelle prossime gare utilizzerò i giovani che hanno più voglia. Ad esempio Liotta appena entrato ha anche sfiorato la rete. Con prestazioni come questa rischiamo di vanificare gli sforzi di una stagione già difficile di suo. Abbiamo regalato due reti all’Agropoli e come se non bastasse siamo rimasti anche in dieci. Cose da pazzi”. Ribadisce il concetto il presidente Praticò: “Noi crediamo molto nell’obiettivo playoff per dare un senso a questo torneo e per il rispetto dei nostri tifosi che ci seguono ovunque. Dovremmo chiedere se anche i calciatori la pensano allo stesso modo dopo gare come questa. Se continuiamo così, buttiamo a mare quanto di buono fatto nelle ultime settimane specie in trasferta”.
Manuel Soluri