ROMA. A livello regionale, sono la Sardegna e l’Emilia Romagna ad occupare le prime posizioni per il consumo di quasi tutte le sostanze stupefacenti. In particolare, l’Emilia Romagna detiene il primato per le droghe sintetiche (allucinogeni e stimolanti, rispettivamente 3 per cento e 4 per cento), mentre la Sardegna per la cocaina (4 per cento). È quanto emerge dallo studio ESPAD Italia dell’Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa (Ifc-Cnr) che ha coinvolto 30mila studenti italiani tra i 15 e i 19 anni. Le quattro regioni in cui si osserva la più alta diffusione dell’uso di cannabis sono Molise, Lazio, Sardegna e Marche (la stima è per tutte intorno al 32 per cento). Il Lazio e la Sardegna, insieme alla Campania, fanno registrare i consumi più elevati anche per la cannabis sintetica, la cosiddetta “spice” (12 per cento). Il Molise e le Marche, invece, occupano posizioni di rilievo anche per il consumo di stimolanti e di eroina. Per quanto riguarda sia l’uso di eroina che in generale di sostanze per via iniettiva, in testa alla classifica troviamo le stesse regioni: Emilia Romagna, Toscana, Sardegna e Calabria (per tutte il consumo è di poco superiore all’1,5 per cento). In quest’ultima regione si registrano invece consumi inferiori alla media nazionale per tutte le altre sostanze. La Toscana, insieme alla Basilicata, occupa il primo posto per l’uso di antidolorifici (i cosiddetti “painkillers”) ad uso non medico (poco più del 4 per cento). L’Umbria invece si situa in testa per il consumo di sostanze stimolanti, inclusa la cocaina, sostanza quest’ultima per la quale la classifica è guidata da Sardegna e Abruzzo.