LAMEZIA TERME. “La gioia pasquale nasce da una certezza di fede: in questa notte è accaduto un fatto che ha cambiato radicalmente la nostra condizione umana. Non stiamo imparando una dottrina; non stiamo impegnandoci ad osservare un codice morale; non stiamo interpretando un mito. Stiamo ricordando semplicemente un fatto realmente accaduto. Cristo è risorto dai morti”. Lo ha detto il vescovo di Lamezia Terme, mons. Luigi Cantafora nell’omelia della veglia pasquale in Cattedrale. “Pasqua di Cristo come esperienza – ha aggiunto il presule – che ogni credente rivive. La risurrezione di Gesù inonda la nostra persona. E con Cristo diventiamo veri figli di Dio”. E nell’Eucaristia “attraverso cui il Risorto trasforma la nostra vita”. “Battesimo ed Eucaristia – ha sostenuto ancora mons. Cantafora – sono i sacramenti della Pasqua, poiché essi immettono nella nostra condizione umana tutta la divina energia che emana dal corpo risorto del Signore. Ecco la grandezza unica di questa notte. Se essa non ci fosse, se la Chiesa non ci donasse il Battesimo e l’Eucarestia dai quali proviene la vita vera, saremmo perduti. Perché alla fine la morte avrebbe su di noi l’ultima parola. Il Signore risorto ci custodisca tutti nella sua gloria; ci tenga sempre per mano; ci conduca alla vita eterna”.