CATANZARO. “Nel salutare con molto affetto il presidente del comitato italiano dell’Unicef, Giacomo Guerrera, e nel ringraziarlo per essere qui con noi, non posso che sentirmi onorato che a rappresentare nel nostro Paese il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia sia una persona che vanta doti umane incredibili e che ha alle spalle una lunga esperienza professionale anche nel settore sanitario”. Lo ha detto il sindaco Sergio Abramo durante l’incontro organizzato dal presidente del comitato provinciale Unicef, Anna Maria Fonti Iembo, avvenuto oggi a Palazzo De Nobili. L’incontro, al quale ha preso parte anche il presidente del Consiglio comunale Ivan Cardamone, ha visto la partecipazione di numerosi studenti della città. “Quando ci troviamo a dibattere di infanzia e di adolescenza dobbiamo essere consapevoli che si tratta di ambiti prioritari di investimento per il futuro della nostra società. E’ per questo necessario che vi sia un monitoraggio permanente delle condizioni di vita dell’infanzia e dei diversi fattori – sociali, culturali e politici – che ne influenzano lo sviluppo”. “Il lavoro dell’Unicef – ha concluso il primo cittadino – è delicato e strategico perchè, nella realtà di oggi, la condizione di disagio che interessa giovani e giovanissimi è comune a tutta la generazione che si apre alla vita. Occorre che sia dato ampio respiro alle riflessioni sui temi legati alla persona, alla sua dignità e identità. Ringrazio Anna Maria Fonti Iembo, sempre molto attenta e attiva nel nostro territorio e che non risparmia le proprie energie quando si tratta di operare per il bene degli altri”. “La presenza del dott. Guerrera oggi qui da noi – ha commentato Cardamone – è certamente un segnale importante per quel mondo dei bambini che lui stesso ha incontrato durante le numerose missioni che ha compiuto con l’Unicef, quel mondo al quale ha dichiarato di aver dedicato la sua nomina a presidente. Si parla molto delle sfide tecnologiche ed economiche che il futuro ci impone, meno si discute, invece, di quelle sociali e culturali che devono essere affrontate”.