REGGIO CALABRIA. “Un quarto della legislatura regionale, 16 mesi su 60, è stato bruciato inutilmente. Non solo non c’è stata l’annunciata rivoluzione, ma tutti i dati parlano impietosamente di una Calabria che sta affondando e che rischia di staccarsi dal resto del Paese”. Lo sostiene, in una dichiarazione, il consigliere regionale Domenico Tallini, coordinatore provinciale di Catanzaro di Forza Italia. “Con i dati forniti dall’Istat sull’occupazione – aggiunge – c’è poco da stare allegri. I posti di lavoro non solo non aumentano, ma diminuiscono, più di settemila in meno nel 2015. Cresce invece l’esercito di coloro che il lavoro neanche se lo cercano più. I provvedimenti previsti dal job act qui hanno clamorosamente fallito. Davanti a questa tragedia c’è bisogno che ognuno si assuma le sue responsabilità. Oliverio da solo non ce la fa, non riesce a farcela, ma cocciutamente si rifiuta di accettare questa drammatica realtà. Non basta avere una maggioranza numerica, peraltro divisa e rissosa. Non basta e soprattutto non serve prendersela sempre con i predecessori o con il destino cinico e baro. Penso, con lealtà, che anche l’opposizione non possa limitarsi all’azione di denuncia delle inadempienze del presidente Oliverio e del centrosinistra. É un gioco tutto sommato facile e comodo, che magari paga elettoralmente, ma non risolve i problemi della gente. Quando si è davanti ad un’emergenza di tali dimensioni, c’è bisogno di scelte forti e veramente rivoluzionarie. Iniziative come quella dei cosiddetti ‘Stati generali dell’occupazione giovanilè, promossi dall’assessore Roccisano, sono inutili e accademiche”. “Oliverio ammetta con lealtà – dice ancora Tallini – la sua debolezza e chiami, invece, a raccolta tutta la classe dirigente calabrese, dai parlamentari ai consiglieri regionali ai sindaci, per il varo di un grande Piano per l’occupazione da sostenere, con forza e autorevolezza, ai tavoli romani. Servono più posti di lavoro nella sanità, nella scuola, nella pubblica amministrazione. Servono più investimenti nel comparto delle opere pubbliche e segnatamente nella logistica e nei trasporti. Servono incentivi reali per le imprese che intendano investire nella nostra regione. Ma per ottenere risultati, c’è necessità che la Calabria si presenti a Roma unita e forte. Faccia un atto di umiltà il presidente Oliverio e chieda la collaborazione della minoranza. I mesi scorrono veloci e presto la legislatura arriverà a metà del guado. Potrebbe essere troppo tardi. Intestardirsi sull’autoreferenzialità, negando a se stessi la drammatica realtà, organizzando e definendo ‘epocalì convegni di partito come quello che si aprirà domani, significa continuare a fare retorica e prendere in giro i calabresi che comunque, nonostante tutto, hanno sperato in una svolta non in una resa incondizionata”.