CATANZARO. “La Cisl esprime forte apprezzamento per il recente richiamo dei Vescovi calabresi sulle questioni regionali. Non si può non condividere quanto affermato nella lettera pastorale che, raccogliendo il disagio e il malcontento delle comunità, delle famiglie e della gente, si fa portavoce delle loro speranze affinché la Calabria possa finalmente rialzare la testa e tirarsi fuori dalla condizione di profondo disagio in cui è sprofondata”. Lo afferma, in una nota, il segretario generale della Cisl calabrese Paolo Tramonti. “Tutti gli indicatori sociali ed economici – prosegue – segnalano infatti un livello preoccupante di arretramento produttivo, di impoverimento del tessuto civile, di preoccupante aumento dei fenomeni di criminalità, con un allargamento esponenziale dell’area della povertà e dell’esclusione sociale. E’ mancata in questi anni una politica in grado di favorire processi effettivi di crescita e di rilancio della occupazione e del lavoro, tenendo conto che da noi la disoccupazione giovanile è ben oltre il 50%. Di fatto due intere generazioni sono state escluse dall’inserimento nel mercato del lavoro. Per la CISL servono investimenti pubblici e politiche industriali mirate, insieme ad una rapida utilizzazione delle risorse europee. Su queste basi occorre mettere in campo un vero e proprio ‘Patto sociale’ con scelte di sviluppo strategiche che abbiano coerenza con le vocazioni produttive e naturali della Calabria. Un progetto attorno al quale coinvolgere e responsabilizzare il sistema istituzionale nazionale e regionale e quello delle Autonomie Locali, insieme alle migliori forze imprenditoriali, sociali e culturali della Regione”. “Per questi motivi – conclude Tramonti – la Cisl calabrese, nel raccogliere l’appello dei Vescovi, auspica una unità di tutte quelle forze impegnate a costruire un futuro migliore e diverso per le nostre comunità”.