CATANZARO. Un nutrito gruppo di lavoratori della Fondazione “Campanella” di Catanzaro ha protestato all’interno degli uffici dell’Università, in cui l’ente, cui fa capo il centro oncologico cittadino, ha sede. Alcuni dei dimostranti, recentemente licenziati, ha assediato la stanza del presidente della fondazione, Paolo Falzea, chiedendo risposte concrete sul loro futuro. La manifestazione si è svolta in concomitanza con la visita nell’ateneo del ministro dell’istruzione Stefania Giannini. Ed il ministro dell’Istruzione ha incontrato, nel campus dell’Università Magna Grecia di Catanzaro, al termine della sua visita, una delegazione di dipendenti della Fondazione. All’incontro hanno partecipato il ministro per gli Affari regionali, Maria Carmela Lanzetta, e il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo. I lavoratori – medici, infermieri, tecnici e amministrativi – hanno illustrato al ministro Giannini la situazione di precarietà in cui versa la struttura, che è attiva all’interno degli edifici dell’ateneo, sottolineando le difficoltà legate al mantenimento dei livelli occupazionali. Inoltre, è stato sollecitato un impegno a livello di governo mirato allo sblocco dei fondi necessari per garantire, ha affermato uno dei lavoratori, “la salvaguardia di un patrimonio di conoscenze che rischia di disperdersi, con grave danno in termini di emigrazione sanitaria per la Calabria”. In particolare, i dipendenti della Campanella hanno chiesto il congelamento delle lettere di licenziamento già inviate dai vertici della Fondazione per poter poi discutere delle soluzioni prospettate anche dalla Regione, che, assieme all’Università Magna Grecia, è socio fondatore della Campanella.