CATANZARO. Turismo e agricoltura di qualità, ma anche digitale e gestione dati. Sono queste le nuove strade della formazione professionale in Calabria così come delineate a conclusione del giro di ascolto e di confronto che l’assessorato al Lavoro della Regione ha avviato con mondo del lavoro, enti bilaterali, associazioni datoriali, cooperazione, terzo settore, sindacati e agenzie formative accreditate, in vista dell’attivazione del Sistema di istruzione e formazione professionale calabrese. L’iniziativa, che si propone di offrire ai giovani un’occasione per acquisire una professionalità specialistica spendibile nel mercato del lavoro e di consentire alle imprese del territorio di poter incontrare, per poi inserirle in azienda, le professionalità richieste, è stata illustrata dall’assessore regionale al Lavoro, Federica Roccisano nel corso di un incontro alla Cittadella regionale. “Quella di oggi – ha detto l’assessore Roccisano – è l’ultima tappa del giro d’ascolto e confronto con gli enti formativi perché è da quattro anni che il settore è fermo. A questo punto noi abbiamo aperto il repertorio delle competenze nel mese di agosto dopo avere siglato un accordo con la Regione Toscana allo scopo di poter ripartire con un catalogo di competenze già pronto. Adesso, insieme agli enti formativi, vorremmo svecchiare e rinnovare le qualifiche, evitando che si facciano sempre gli stessi corsi di formazione, estetista e parrucchiere per intenderci, per andare incontro alle vere esigenze lavorative del territorio”. “Abbiamo voluto la presenza delle organizzazioni datoriali – ha aggiunto l’assessore – perché il percorso della formazione deve avere come vocazione definitiva proprio quella di favorire l’occupazione dei giovani formati sulla base dell’individuazione delle figure professionali richieste dal mercato del lavoro. C’è comunque un dato nuovo ed è quello relativo alla sperimentazione della formazione duale che partirà a settembre a regime, ma che intendiamo fare partire in fase sperimentale a maggio o giugno. Cos’è la formazione duale? In pratica si prevede un percorso formativo affiancato da un apprendistato. I ragazzi, infatti, potranno contare su un apprendistato di tre anni con le aziende in perfetta coerenza, cioè, con il mondo del lavoro. É nostra intenzione agire in tal senso partendo dalle esigenze del turismo e dell’agricoltura di eccellenza e di qualità, ma anche del mondo digitale e della gestione dei dati. Perciò chiediamo, e siamo sicuri che l’otterremo, il sostegno da parte delle agenzie formative per dare in questo modo risposte ai giovani che intendono formarsi”.