REGGIO CALABRIA. Trentaquattro persone sono state denunciate dagli uomini del comando provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria che hanno esaminato un centinaio di richieste di applicazione dell’istituto giuridico del “gratuito patrocinio” da parte di cittadini residenti nella Locride. Si tratta del pagamento delle spese legali da parte dello Stato per le persone che non possono permettersi un difensore di fiducia a causa delle loro indigenti condizioni economiche. La procedura prevede, per coloro che hanno in corso un’azione legale ed hanno un reddito particolarmente basso, le cui soglie sono fissate dalla normativa in 11.500 euro di reddito annuale, la presentazione di un’istanza, allegando la relativa documentazione, con cui chiedono di accedere a tale beneficio. I riscontri effettuati dalla Guardia di Finanza, finalizzati a verificare la veridicità dei dati e delle informazioni contenute nelle autocertificazioni prodotte dagli interessati, avrebbero fatto emergere numerose irregolarità. In particolare, su circa 100 autocertificazioni esaminate tra la fine del 2015 e l’inizio del nuovo anno, 34 sono risultate non veritiere. Sarebbero state rilevate l’omessa indicazione dell’effettivo numero di componenti del nucleo familiare; l’omessa indicazione di parte dei redditi percepiti; le false indicazioni sulla situazione anagrafica per consentire di abbattere il reddito complessivo familiare o innalzare il limite reddituale stabilito dalla legge.
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