REGGIO CALABRIA. Esattamente dopo due anni dal commissariamento per contiguità con la ‘ndrangheta, domenica prossima si vota per eleggere sindaco e consiglieri comunali di Reggio Calabria. Il comune venne sciolto nell’ottobre 2012, quando sindaco era Demetrio Arena, eletto con una larga coalizione di centrodestra in continuità con l’esperienza amministrativa di Giuseppe Scopelliti, che sei mesi prima aveva lasciato il Comune per essere eletto presidente della Regione Calabria. Lo scorso febbraio la triade commissariale ha avuto una proroga di sei mesi. Finisce quindi il periodo del commissariamento, che in questi due anni ha dovuto governare la crisi economica del Comune e il buco del bilancio. I commissari sono riusciti ad evitare il dissesto e a sciogliere le società miste colluse con la ‘ndrangheta, ma non sono riusciti ad evitare dure critiche da parte della popolazione, che lamenta l’aumento tutti i tributi comunali a fronte di un calo dei servizi erogati dall’ente. Durante i due anni più volte il comune ha vissuto l’emergenza rifiuti, in una misura mai vista prima. Nove candidati a sindaco con 32 liste collegate si propongono di fare ritornare la città alla normalità. I candidati sono: Stefano Morabito, Giuseppe Falcomatà , Giuseppe Siclari, Vincenzo Giordano, Paolo Ferrara, Francesco Anoldo Scafaria, Giuseppe Musarella, Aurelio Chizzoniti e Lucio Dattola. L’Agi ha sollecitato le loro dichiarazioni sui programmi ed è in grado di proporre le valutazioni di quanti hanno aderito alla richiesta.