“Vivere secundum virtutem”. Fu questo uno dei messaggi del credo di San Tommaso D’Aquino, frate domenicano, esponente eminente della filosofia Scolastica che verso la metà del XIII secolo aveva raggiunto il suo apogeo, e definito Doctor Angelicus dai suoi contemporanei. San Tommaso è venerato come santo dalla Chiesa cattolica che dal 1567 lo considera anche dottore della Chiesa.
Qualche giorno fa nell’Istituto Teologico Calabro a Catanzaro si è svolto un incontro sulla figura di San Tommaso d’Aquino e sul valore politico della sua dottrina. Ha relazionato padre Giovanni Calcara, docente di Dottrina Sociale della Chiesa e Sociologia nell’Istituto Teologico San Tommaso d’Aquino di Messina.
Tommaso rappresenta uno dei pilastri teologici e filosofici della Chiesa cattolica ed ha rappresentato il punto di raccordo tra la cristianità e la filosofia classica, che ha i suoi fondamenti e maestri in Socrate, Platone ed Aristotele. Indirizzo’ diversi aspetti del pensiero filosofico del tempo e la ricerca teologica: la questione del rapporto tra fede e ragione, la tesi sull’anima, le questioni del rapporto tra fede e ragione.
Per Tommaso l’anima è creata ad immagine e somiglianza di Dio, come dice la Genesi, unica ed immateriale.
Anche oggi il pensiero di Tommaso d’Aquino trova ampio consenso anche in ambienti non cattolici e perfino cristiani, grazie al suo metodo di lavoro, fortemente razionale ed aperto a fonti e contributi di ogni genere: la sua indagine di lavoro prosegue infatti dalla Bibbia agli autori pagani, dagli ebrei ai musulmani, tenendo sempre il suo centro nella Rivelazione cristiana.
L’incontro che si è svolto nell’Istituto Teologico Calabro è stato voluto dal Direttore, il professore Don Vincenzo Lopasso, per la festa degli studenti nel ricordo di San Tommaso.
Manuel Soluri