CATANZARO. “Considero l’Unione europea responsabile di queste stragi di innocenti perché non ha consentito un corridoio umanitario via terra tra Grecia e Turchia che avrebbe evitato a questi bambini di essere messi sui barconi della morte, nel disperato e, purtroppo, tragico tentativo di attraversamento del mare Egeo. Con il cuore colmo di dolore e di rabbia per la nuova immane tragedia del mare e per le drammatiche immagini di tutta quella povera gente(uomini, donne, bambini, anziani) che cerca di salvarsi arrivando in Europa, camminando anche sotto la neve, e viene, da alcuni Paesi, respinta e trattata in modo disumano, chiedo adesso che quegli oltre 20 bambini che hanno perso la vita oggi nel corso di tre naufragi davanti le coste della Grecia, vengano portati in Calabria per essere seppelliti tutti insieme nel cimitero internazionale dei migranti, che sta per essere realizzato dalla Regione Calabria a Tarsia.! E’ quanto afferma, in una nota, il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, che da oltre due anni (dalla tragedia di Lampedusa del 3 ottobre 2013) si batte per realizzare in Calabria il cimitero internazionale dei migranti. “Il sacrificio di questi bambini e di tutti gli altri migranti – dice ancora – non può e non deve mai essere dimenticato. Soprattutto quelle piccole vittime innocenti dovranno rappresentare per sempre l’emblema della immane tragedia dell’immigrazione, il simbolo di una vergogna planetaria, un monito per l’Unione europea e per i potenti del mondo che non hanno fatto nulla per impedire che questa strage continua si consumasse giorno per giorno con il sacrificio di migliaia di poveri migranti, uomini, donne e bambini! Chiedo – conclude Corbelli – che questi bambini che hanno perso la vita vengano portati in Calabria, nel cimitero internazionale dei migranti, per non disperderli in qualche sperduto cimitero greco, per conservarne invece per sempre un ricordo e un riferimento per i loro parenti e per il mondo intero”.