CATANZARO. “Dell’accordo tra Commissario per il Piano di Rientro e Università per la costituzione dell’azienda unica, salvo solo due cose: il mantenimento del Pronto Soccorso Generale al “Pugliese” e il potenziamento del Dipartimento Oncologico del Ciaccio (100 posti letto) che avrà una valenza regionale, per il resto, il documento d’intesa tra il Commissario Scura e il rettore Quattrone è la prova provata che il “Pugliese” è stato letteralmente svenduto all’Università, con la complicità silente della Regione”. Lo afferma il consigliere regionale Domenico Tallini. “Balza immediatamente agli occhi – aggiunge – che entro il 29 febbraio prossimo, le Unità Operative Complesse passeranno da 86 a 77 e che resteranno in piedi 42 unità operative universitarie e 35 unità operative ospedaliere, con uno sbilanciamento inaccettabile a favore del Policlinico universitario. Ma non basta. Con l’accordo sottoscritto, l’Università “ingoia” tutto il Dipartimento materno-infantile presente al “Pugliese” (ostetricia, ginecologia, pediatria, neonatologia e chirurgia pediatrica) che viene trasferito a Germaneto e messo sotto direzione universitaria. Anche il Dipartimento di neuroscienze che viene istituito al Policlinico, sempre a direzione universitaria, “assorbe” una delle più importanti Unità Operative già attive al “Pugliese”. È una resa incondizionata alla quale – personalmente – conto di non allinearmi. Il “Pugliese” rappresenta un simbolo della città, un presidio di buona sanità che ha curato e salvato migliaia di persone, un elemento di sicurezza per tutta la collettività. Nel “Pugliese” si sono formate autentiche scuole mediche, da quella chirurgica impostata dal prof. Basso e poi proseguita dal prof. Rocca e dal prof. De Lellis, a quella neonatale del prof. Concolino, all’ematologia del prof. Alberti, e così via. Un patrimonio medico e scientifico costruito nei decenni che oggi si vorrebbe svendere al migliore offerente”. “Poiché tale accordo dovrà essere tradotto in una legge regionale – dice ancora Tallini – annuncio fin d’ora che mi batterò per una sostanziale modifica dell’accordo che dovrà avvenire su una base paritetica tra le due realtà. Dico tutto questo senza alcuna ostilità verso l’Università. Il rettore Quattrone sa bene quanto io tenga alla crescita della facoltà di medicina, essendomi battuto per il finanziamento delle scuole di specializzazione e, più recentemente, contro l’ipotesi di istituire Corsi Universitari in professioni sanitaria a Cosenza. L’accordo contiene, inoltre, tra le righe – evidenzia il consigliere regionale – l’ipotesi di utilizzare gran parte delle risorse destinate al nuovo ospedale di Catanzaro (120 milioni di euro) per le modifiche strutturali necessarie al Policlinico di Germaneto e per l’allargamento degli spazi del Ciaccio. Osservo subito che tale operazione non è tecnicamente e legalmente possibile perché i 120 milioni di euro sono stati, a suo tempo, destinati dalla Protezione Civile alla costruzione del nuovo ospedale di Catanzaro, con lo stesso provvedimento adottato per gli ospedali della Sibaritide, di Vibo Valentia e Gioia Tauro. I 120 milioni di euro devono essere usati per il nuovo ospedale di Catanzaro per cui non si sogni Scura di “scippare” questi soldi per fare altre operazioni. Va bene adeguare il Policlinico, va benissimo ampliare il Ciaccio, ma i soldi si trovino altrove. Poiché, grazie allo sbarramento del sindaco Abramo, del Comitato “Salviamo il Pugliese” e di alcune forze politiche come Forza Italia, Scura ha rinunciato al suo proposito di spostare il “Pugliese” a Germaneto, si utilizzino i 120 milioni di euro per ricostruire l’ospedale nel sito di viale Pio X. Non basteranno operazioni di maquillage o piccoli interventi strutturali per rendere il “Pugliese” sicuro e accogliente. Ci batteremo – conclude Tallini – perché il “Pugliese” rinasca nello stesso posto dov’è nato, magari con un migliore collegamento viario con la tangenziale ovest e in stretta correlazione con il presidio Ciaccio”.