CATANZARO. Il presidente della Regione Mario Oliverio ha inaugurato a Decollatura, insieme al sindaco, Anna Maria Cardamone, alla presenza di numerosi cittadini, il Museo della Civiltà contadina, ubicato all’interno di una struttura dell’800 nata inizialmente come scuola e poi rimasta a lungo abbandonata. “Il fabbricato, nella Piazza Vittoria del comune di Decollatura – riporta un comunicato – è stato ristrutturato e restaurato grazie ad un bando di gara realizzato nell’ambito del Psr Calabria 2007/2013 (Programma di Sviluppo Rurale) per un importo di spesa pari a 192.958,84 euro. Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti anche il consigliere regionale Antonio Scalzo; Carmelo Salvino, dirigente del dipartimento Agricoltura della Regione; Francesco Esposito, presidente del Gal Reventino, e la progettista dell’intervento, Raffaella Perri. Subito dopo l’inaugurazione, il Presidente Oliverio si è recato al liceo scientifico “Luigi Costanzo” dove ha avuto un incontro-dialogo molto intenso con gli studenti del comprensorio Reventino – Savuto. Dopo aver espresso apprezzamenti per il lavoro svolto dal dirigente scolastico, Antonio Caligiuri, e dai docenti della scuola, il Governatore della Calabria ha introdotto il tema dell’incontro sul futuro e sulle prospettive delle aree interne calabresi”. “È un tema, questo – ha detto Oliverio – di grande rilevanza perché la nostra è una regione con l’80% di territorio collinare e montano che non può assolutamente crescere se prescinde da questa parte di territorio non solo perché è l’area più estesa della nostra regione, ma soprattutto perché quando viene meno la cura e la presenza dell’uomo in collina e in montagna, ne soffre l’intero territorio regionale. Il tema posto al centro di questo incontro è, quindi, un tema strategico, il “cuore” che riguarda la crescita della nostra terra. Non a caso nel nostro programma e nella programmazione delle risorse dell’Unione Europea 2014-2020, approvata proprio di recente dalla Commissione europea, sono previste misure concrete che abbiamo definito sia per quanto riguarda il Fesr, il Fondo Sociale europeo e il Piano di sviluppo rurale”. “È necessario agire – ha proseguito Oliverio – per invertire il trend negativo dello spopolamento delle aree interne. Per farlo bisogna creare opportunità di lavoro, contesti territoriali che offrano qualità di servizi, a partire dai servizi sanitari, qualità di formazione dei giovani a partire dalla scuola e creare occasioni e strumenti per rompere l’isolamento. Noi stiamo lavorando per realizzare tutto questo. Non è un caso che proprio in questi giorni è stato pubblicato un bando che riguarda uno studio di fattibilità per l’ammodernamento della ferrovia dall’Università di Cosenza fino all’università “Magna Graecia” di Germaneto. Tale bando ci dirà i costi dell’ammodernamento di una ferrovia che dovrà collegare, in tempi veloci, le due università, attraversando questo territorio che necessita assolutamente di rompere l’isolamento e l’abbandono”. “Alle parole del presidente Oliverio – è detto ancora nel comunicato – sono seguiti gli interventi e le domande degli studenti che hanno evidenziato i problemi quotidiani e concreti delle aree interne: trasporti, dissesto idrogeologico, viabilità, scarse occasioni culturali, ecc. L’incontro si è concluso con la replica finale del presidente Oliverio che si è soffermato, in particolare, sulla domanda di uno studente che gli ha chiesto se i giovani possono avere fiducia negli impegni assunti a livello istituzionale e politico. “Nessuno – ha sostenuto Oliverio – vi regalerà niente. Dovete avere fiducia in voi stessi. Il futuro della vostra terra dovete costruirlo voi stessi, senza delegare nessuno. Voi dovete essere i veri protagonisti del cambiamento, incalzando e stimolando coloro ai quali voi o i vostri genitori avete dato la fiducia per rappresentarvi. Voltare pagina rispetto al passato non è facile, ma con lo sforzo e il contributo di tutti e di ognuno è possibile invertire la rotta, voltare definitivamente pagina e costruire un futuro migliore e diverso per tutti””. Il presidente della Regione Mario Oliverio ha poi visitato il cimitero di Decollatura dove ha reso omaggio alle vittime dell’incidente ferroviario avvenuto nel 1961 sulla tratta Catanzaro-Soveria Mannelli delle allora Ferrovie della Calabria. Lo riferisce ancora il comunicato. “E’ la prima volta, dalla nascita dell’istituto regionale – prosegue il comunicato – che un presidente della Regione visita questo luogo per rendere ufficialmente omaggio alle vittime del gravissimo incidente ferroviario della Fiumarella in cui persero la vita 71 giovani e 28 rimasero feriti. Erano giovani uomini e giovani donne, gran parte dei quali destinati ad una normale giornata scolastica prenatalizia. Era, infatti, il 23 dicembre del 1961, ultimo giorno prima delle vacanze di Natale. Dal trenino AT2/123 della Calabro-Lucane si staccò il rimorchio che andò a precipitare per una quarantina di metri sotto una ripida scarpata. Trentatre dei giovani che persero la vita in questa gravissima tragedia erano residenti a Decollatura”. “Una sorta di monito – prosegue il comunicato – quello che il Presidente della Giunta regionale ha voluto lanciare e che coincide, non a caso, con la pubblicazione del bando che riguarda lo studio di fattibilità per l’ammodernamento e il collegamento della ferrovia dall’Università della Calabria all’università Magna Graecia di Germaneto di Catanzaro. Un invito ad imparare dagli errori del passato e a farne tesoro perché sia sempre garantita la massima sicurezza ed altri non abbiano a subire tragedie come quella avvenuta nel lontano 1961 che gettò nel dolore un’intera comunità”. “Nel corso della sua visita – si afferma ancora nella nota – il presidente Oliverio, particolarmente commosso, si è brevemente soffermato davanti ad ogni lapide ed ha omaggiato, una ad una, tutte le giovani vittime di quell’immane tragedia”.