TREBISACCE. “Un patto per l’occupazione, lo sviluppo e la legalità del Pollino e della Calabria che assicuri una crescita sostenuta e ben distribuita a tutto il Paese”. A proporlo è stato Luigi Sbarra, segretario confederale della Cisl, chiudendo a Trebisacce la manifestazione legata allo sciopero generale unitario indetto dai Cgil, Cisl e Uil. “La Calabria e il Mezzogiorno – ha detto – hanno bisogno di occupazione, istruzione, inclusione sociale, accesso all’assistenza, legalità. Il Sindacato – ha aggiunto – è in campo per determinare condizioni di crescita a partire da un accordo che impegni istituzioni e società a comportamenti coerenti su obiettivi comuni che si chiamano lavoro produttivo, investimenti, buona e trasparente amministrazione, legalità e certezza del diritto”. Guardando alle misure adottate dal governo nazionale e da quello regionale, Sbarra rileva la “preoccupante assenza di politiche di sviluppo adeguate. La stasi – osserva – è pressochè totale di fronte alla desertificazione e il depauperamento di siti produttivi, di aree interne e montane, di borghi e di città da cui ogni anno si allontanano migliaia di persone. Un vero e proprio furto di prospettiva e di futuro. E a pagarne il prezzo più alto sono i giovani”. “Vergognosi” per Sbarra i tagli imposti alla sanità e ai servizi del territorio. “Ci opponiamo – ha detto – con tutte le forze alla soppressione degli ospedali Trebisacce, Cariati, Lungro, Praia a Mare, che alimenterebbero in modo drammatico il terribile fenomeno del turismo sanitario”. Sbarra esprime preoccupazione anche per “l’assenza di strategia nelle politiche infrastrutturali. Dobbiamo rilanciare – ha detto – il ruolo del porto Corigliano, completare A3 e SS106. Senza infrastrutture non può esserci sviluppo. Che idea di coesione ha governo?. E’ il momento – ha aggiunto – di ascoltare la voce del mondo del lavoro nella individuazione delle priorità; di lavorare sodo senza inutili ritualità, di cogliere sino in fondo l’opportunità offerta dalle risorse per la coesione”. La Calabria, ha ricordato Sbarra, “ha a disposizione oltre 2 miliardi di euro di Fondi Ue che devono dar vita a cantieri, sostegno produttivo al reddito, fiscalità di sviluppo, infrastrutture, sicurezza. Dobbiamo ammodernare il patrimonio pubblico, le scuole e gli ospedali in primo luogo, attraverso interventi puntuali, mirati, rapidamente cantierabili”. Di qui la necessità di un “patto per la Legalità, l’occupazione e lo sviluppo, che valorizzi la rete sociale e rafforzi i presidi giustizia, a cominciare da Tribunale Rossano”. Governo e Regione, ha concluso, “aprano una nuova fase di operosa e produttiva collaborazione su target comuni di sviluppo, coesione e buona amministrazione”.