REGGIO CALABRIA. Il Consiglio regionale sta discutendo la manovra di assestamento del Bilancio per l’esercizio finanziario 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017. Sul provvedimento ha relazionato il consigliere Giuseppe Aieta (Pd), cui è seguito un articolato dibattito nel corso del quale maggioranza ed opposizione hanno espresso valutazioni diametralmente diverse. Carlo Guccione si è inizialmente chiesto “se la Giunta non debba relazionare sull’impianto dell’assestamento”. Ha quindi preso la parola l’assessore al Bilancio Antonio Viscomi che ha illustrato i criteri dell’assestamento e della destinazione delle risorse, “la maggior parte delle quali – ha spiegato – già assorbite dalla ripartizione delle poche risorse disponibili, ed è stata utilizzata per far fronte a situazioni socialmente rilevanti e saldare debiti pregressi. Per ovviare ad ingiustificati ritardi ed alla creazione di debiti fuori bilancio è stata prevista l’attivazione in ogni dipartimento di una struttura in materia di gestione e responsabilità dei flussi informativi”. Critica Flora Sculco (Calabria in rete) che esprimendo voto favorevole al provvedimento ha sottolineato la scarsa sensibilità dimostrata per problematiche stringenti e, nello specifico, per il mancato finanziamento dei centri antiviolenza ed il mancato sostegno agli allevatori per l’epidemia, detta lingua blu, che ha colpito molti ovini in Calabria. Fausto Orsomarso (Misto) ha definito impossibile l’eventualità di esprimere un giudizio politico in questa fase, stante la situazione difficile in cui si opera. “Difficile altresì – ha aggiunto – giudicare l’assestamento all’ordine del giorno. Ciò che, però, può essere rilevato è un senso di sbandamento generale della maggioranza e del suo operato”. Mauro D’Acri (Oliverio Presidente) si è soffermato sul voto di astensione espresso in Commissione all’emendamento di Flora Sculco, “perché – ha spiegato – sottraeva le risorse dell’Ara (Associazione regionale allevatori) per destinarle ad altri allevatori, rendendo vano l’intervento”. Voto contrario alla legge è stato espresso, invece, dal consigliere Giuseppe Tommaso Mangialavori (Cdl), “per l’indifferenza, l’insensibilità – ha affermato – dimostrata dal governo regionale nei riguardi di tantissimi lavoratori a rischio, degli studenti, dell’ambiente. Non c’è ancora nessuna traccia sulle politiche sociali e sull’innovazione” concludendo con una valutazione negativa – “non è un buon segno” – sulla mancata presentazione di emendamenti. Giuseppe Giudiceandrea (Democratici Progressisti) nell’esprimere voto favorevole ha evidenziato la discrasia di alcuni interventi, “come quello – ha affermato – di Flora Sculco, che pur annunciando voto favorevole alla legge, ha espresso posizioni totalmente opposte”. Alessandro Nicolò (Fi) nell’anticipare il voto contrario del gruppo – “non perché fosse scontato” – ha censurato i risultati del lavoro di questo primo anno di legislatura. “Siamo all’anno zero – ha aggiunto -. I calabresi si aspettavano ben altro dal libro dei sogni del presidente Oliverio e oggi lo stesso malessere all’interno della maggioranza lo dimostra. Manca una programmazione rispetto ad una pianificazione seria che riguarda l’agricoltura, il turismo. Solo aria fritta. In mancanza di decisioni concrete questa Assise si è ridotta ad un parlatoio”. Michelangelo Mirabello (Pd) ha proposto alcune riflessioni “rispetto ad alcuni dei temi che sono emersi questa sera”. Soffermandosi sull’assestamento del Bilancio ha aggiunto che non avrebbe potuto fare rivoluzioni. “Pensare – ha concluso – all’assestamento come provvedimento in grado di turare le falle che ci ritroviamo, mi sembra semplicistico”. Francesco Cannizzaro (Cdl) ha annunciato il voto contrario del gruppo. “Una bocciatura – ha spiegato – che vuole essere anche la bocciatura di un anno intero di questa legislatura. Non solo una presa di posizione politica, ma frutto del sentire comune della maggioranza dei calabresi”. Nel proseguo della seduta sulla manovra di assestamento del Bilancio, il consigliere del Pd Domenico Bevacqua ha manifestato delusione per “un dibattito – ha affermato – che registra discrasie tra l’atteggiamento assunto in sede di approvazione in Commissione Bilancio e le posizioni espresse in Aula. L’atteggiamento della minoranza – ha aggiunto – è contraddittorio e non tiene conto che l’assestamento risulta essere ingessato a causa di comportamenti ed azioni politiche messe in campo negli ultimi venti anni”. Domenico Tallini del gruppo Misto ha dedicato una riflessione al primo anno di legislatura regionale, “iniziata con promesse di rivoluzioni, su un nuovo regionalismo, la riforma dello Statuto. Ma di tutto questo, oggi, non c’è traccia. E si sono spenti – ha aggiunto – anche gli entusiasmi come quelli di Orlandino Greco, che oggi si dimostra più riflessivo rispetto ai primi mesi”. Definendo la maggioranza una “Croce Rossa”, Tallini ha concluso affermando che “sulla Croce Rossa non si spara”. Carlo Guccione (Pd) ha definito importante la seduta odierna “perché – ha spiegato – si è ad un anno dalle elezioni regionali. Elezioni che reclamavano una forte domanda di cambiamento. Oggi, credo, guardando con oggettività i risultati di questi mesi, non possiamo definirci soddisfatti. Rileviamo oggi la difficoltà a rendere concreto questo cambiamento. Credo che questo sia un punto di partenza importante, Vedo quotidianamente – ha aggiunto Guccione – i disagi, le difficoltà, i malumori che ci sono nei territori calabresi. Non siamo riusciti ad esprimere questo cambiamento. Sarebbe un suicidio politico non prendere atto di questa situazione. È necessario stabilire un percorso, per vincere e superare la forte sfiducia che c’è verso la politica”. Orlandino Greco (Oliverio Presidente) ha evidenziato la coerenza della maggioranza e la volontà di discuterne nel rispetto delle diversità. “Non condivido – ha aggiunto – atteggiamenti ostativi sull’assestamento non giustificabili a fronte dell’imminente predisposizione del bilancio di previsione che ha sicuramente un vero connotato politico. L’azione di questa amministrazione dovrà essere veloce, ma non può fare a meno della conoscenza della realtà”. Giovanni Arruzzolo (Ncd) ha sostenuto di credere “che in questa fase, debba prevalere il buonsenso e l’obiettivo comune debba essere l’interesse dei calabresi”. Toccando, poi, il tema degli enti strumentali li ha definiti “un nodo da sciogliere, nei quali si registrano situazioni aberranti come nel caso della Asi, le Aree di sviluppo industriale della Calabria”. Giuseppe Aieta (Pd) si è detto sorpreso per l’andamento degli interventi e per i dubbi espressi sull’assestamento del Bilancio, che è totalmente ingessato. “Quello che serve in questo momento – ha spiegato – è un sostegno generale ad una compagine di governo che sta tentando, anche attraverso la modifica della macchina amministrativa, di far svoltare la Calabria”. Intervenendo al dibattito, Nazareno Salerno (Fi) ha definito il giudizio personale e del gruppo, “un voto politico su uno strumento finanziario che è della maggioranza. E’ inutile portare emendamenti che non possono essere approvati per mancanza di risorse finanziarie. Ma ci sono cose importantissime che questo Consiglio deve affrontare – ha aggiunto Salerno rivolgendosi al Presidente Oliverio -. Chi oggi siede in questo Consiglio deve fare il suo dovere. E su alcuni temi non si può più derogare. Di sanità questo Consiglio deve parlare. Serve una seduta ad hoc, per discutere solo ed esclusivamente di sanità. I calabresi hanno pagato un prezzo altissimo, con un piano di rientro che, ricordo, non è stato firmato da Scopelliti. Ma bisogna discutere anche della questione dei precari Lsu-Lpu, della mobilità. Sono grandi emergenze. Non possiamo di volta in volta piatire al governo nazionale un’elemosina per poter erogare le indennità a questi lavoratori”. Dal capogruppo Pd in consiglio regionale Seby Romeo è venuta una riflessione sulla manovra di assestamento del Bilancio. “Se tante cose non vengono fatte – ha affermato – non significa che manchi la sensibilità e l’attenzione su quegli argomenti. Penso che questo anno non sia trascorso invano. Si è fatto un lavoro in un contesto difficile. Non lasciarsi trascinare da istinti di tipo personale”. Romeo ha stigmatizzato quello che ha definito “un modo oramai datato ed improduttivo di affrontare la discussione”. In risposta alle critiche mosse sulla paventata mancata sensibilità nei confronti di un tema importante quale quello della violenza sulle donne, Romeo ha annunciato che è intenzione del governo regionale affrontare in modo organico la problematica. Sinibaldo Esposito (Ncd) ha rilevato come dal dibattito siano emersi tanti spunti “da elaborare nella fase successiva del nostro mandato”. Ma ha subito avvertito sullo stato dei debiti che nascono dai contenziosi che potrebbero mettere in difficoltà il Bilancio dei prossimi anni se non vengono aggrediti. Tra le proposte Esposito ha indicato il potenziamento dell’Ufficio legale “che deve lavorare – ha detto – nella tutela della Regione. Essere un settore che lavora in concerto con la Presidenza. Se così non fosse ci ritroveremo negli anni con un Bilancio sempre più ingessato. E’ necessario per eliminare questo stato di confusione, dando tranquillità ai dipartimenti”. Ma anche, “uscire dall’esasperazione e da situazioni di individualismo, che pure sono emersi anche stasera, assumendo un atteggiamento di responsabilità. Dobbiamo sentirci tutti sulla stessa barca”. Gli ultimi interventi sono stati quelli di Arturo Bova (Democratici progressisti) che ha fatto una breve elencazione dei provvedimenti assunti e ha rivolto un plauso alla Giunta tecnica per la nuova metodologia utilizzata per affrontare le varie problematiche. Franco Sergio (Oliverio Presidente) ha annunciato il voto favorevole al documento, ed ha manifestato solidarietà nei confronti della Giunta per il suo operato in un momento particolarmente difficile.