COSENZA. “Usiamo i fiori contro le pistole”. È il filmato che riprende un papà che calma il figlioletto impaurito che ha in braccio, in una piazza parigina stracolma di candele e fiori, a dare il via alla XXIIª edizione di Orientagiovani, organizzata da Confindustria Cosenza al Cinema Citrigno. Con un forte applauso i 450 studenti, provenienti dagli istituti di scuola superiore di tutta la provincia, hanno condiviso questo messaggio di pace e si sono dedicati all’approfondimento del tema scelto per la giornata di orientamento: “Scuola, università e impresa: in rete per lo sviluppo”. Lo scopo dell’iniziativa è stato illustrato dal direttore di Confindustria Cosenza Rosario Branda che ha sottolineato come da oltre venti anni Confindustria riproponga questi momenti di incontro tra giovani ed imprese per diffondere cultura d’impresa. “Proponiamo – ha detto – un viaggio alla scoperta dei cambiamenti che portano a un nuovo paradigma del lavoro, esplorando quei percorsi formativi che aprono sbocchi occupazionali per i giovani in linea con le esigenze delle imprese”. Di capitale umano e capitale sociale come fattori che determinano la crescita ha parlato il presidente di Unindustria Calabria Natale Mazzuca che ha posto l’accento sulla necessità di sensibilizzare i ragazzi ad essere creativi e la scuola a valorizzare il merito e a far emergere il talento. “Ci sono opportunità – ha sostenuto – da poter e dover cogliere. Con senso di responsabilità e partendo dalla realtà dei fatti, dobbiamo dare, ciascuno per come può, un contributo per preparare gli uomini del futuro. Ai ragazzi chiediamo responsabilità e impegno, sicuri che sapranno interpretare al meglio un futuro che si evolve istante dopo istante”. Del ruolo delle istituzioni in favore delle giovani generazioni ha parlato il consigliere provinciale Giulio Serra che ha spronato i giovani ad impegnarsi nel territorio, guardando alla vocazione agroindustriale e turistica in particolar modo. Sul tema dell’energia rinnovabile come motore di sviluppo si è soffermata la responsabile per la Calabria degli Affari istituzionali dell’Enel, Rossella Sirianni: “I giovani possono giocare un ruolo straordinario anche in questo settore. In tal senso abbiamo sottoscritto un’intesa con la Regione, l’Enel Green Power, l’Its Monaco di Cosenza, Unindustria Calabria ed il Miur per la realizzazione di un centro nazionale di formazione ed addestramento per meccatronici eolici, al fine di creare un corso post diploma di secondo livello all’Istituto tecnico industriale Monaco di Cosenza. Formeremo tecnici in grado di costruire e manutenere turbine eoliche con un indotto occupazionale interessante per la Calabria”. Intermodalità, logistica, connessioni tra il territorio ed il resto del mondo. L’intervento della responsabile della comunicazione, promozione e marketing dell’Autorità portuale di Gioia Tauro Concetta Schiariti ha fatto il punto sulla grande realtà del più grande terminal per il transhipment presente in Italia ed uno dei più importanti hub del traffico container del Mediterraneo. “Il sistema portuale calabrese – ha sottolineato – può dare molto all’economia regionale ed italiana. Dobbiamo puntare sull’intermodalità come soluzione per i collegamenti, per consentire alle merci di viaggiare in maniera spedita. Con maggiore vigore dobbiamo valorizzare le attività del cosiddetto retroporto come occasione concreta per creare tante nuove realtà produttive, le sole in grado di creare valore aggiunto ed allungare la catena del valore delle produzioni interessate”. “La conoscenza e la competenza sono le risorse più importanti per vivere meglio” è stato il commento del professore ordinario di Fisica all’Università della Calabria e componente del direttivo del Premio nazionale Innovazione, Riccardo Barberi che ha illustrato agli studenti le opportunità offerte dal percorso universitario. “Il nostro Paese – ha aggiunto – ha bisogno di laureati. Solo il 16% ha un diploma di laurea, contro la media europea che si attesta sul doppio. L’incompetenza non premia, solo la formazione permette di leggere il contesto e trovare occasioni di lavoro migliori. Secondo uno studio Unicredit, la metà delle nuove imprese nascono nelle università. Anche in Calabria c’è molto fermento. Il mondo sta cambiando anche da noi”.