VIBO VALENTIA. Violenza sessuale su minore e riduzione in schiavitù: queste le accuse a carico di Zorila Ciurar, un giovane romeno di 24 anni, arrestato dalla Polizia Stradale di Vibo Valentia, coadiuvata dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria e dal Commissariato di Bovalino. L’arresto è stato eseguito in località Limachi di Ardore, nel Reggino. L’uomo, il 4 novembre scorso, era stato controllato dalla Polizia Stradale di Vibo Valentia sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria, nel territorio di Mileto, nel Vibonese, in compagnia di altri cinque connazionali. Gli agenti hanno appurato che Lurar e una cittadina rumena minorenne che era con lui, erano sprovvisti di documenti di identità per cui erano stati sottoposti a rilievi foto-dattiloscopici dai quali era emerso che i dati forniti nell’immediatezza del controllo dai due erano falsi. Per aver dato false generalità a pubblico ufficiale, il romeno, gravato da numerosi precedenti, era stato arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari. La minorenne è risultata essere destinataria di una segnalazione di ricerca internazionale di persona scomparsa, e, assistita da un difensore e da una equipe medica , ha confessato agli investigatori di essere stata sottratta alla sua famiglia in Romania con l’inganno da Ciurar oltre che di aver subito violenza sessuale, minacce e percosse da parte dell’uomo che l’ha pure avviata alla prostituzione. Il giovane romeno è stato condotto nel carcere di Locri.