CATANZARO. “La situazione in Calabria può essere definita catastrofica. L’alluvione che ha colpito l’intera area Reggina ed in particolare la costa jonica del reggino ha visto cadere circa 400mm d’acqua in soli 2 giorni , quantità che di solito precipita in un intero anno”. Lo dichiara il coordinatore regionale del movimento “Noi con Salvini”, Domenico Furgiuele. “Molti sono stati i danni – spiega – l’esondazione del torrente Ferruzzano ha causato il crollo di un tratto della 106 jonica lato Sud,tra Brancaleone e Ferruzano, oltre che il crollo della stessa linea ferroviaria, a Caulonia la piena raggiunta dal Torrente Allaro ha causato una voragine nel ponte sempre della 106 jonica lato Nord che collega Caulonia e Riace , ed inoltre si è registrata anche la morte di una persona a Taurianova, sempre a causa del maltempo, molti sono stati i danni censiti in quasi tutti i paesi della Locride. La 106 jonica, – dice Furgiuele – vche già non versava in buone condizioni, è praticamente distrutta insieme alla medesima linea ferroviaria, molti saranno i disagi per tutti colo che ogni mattina per motivi di lavoro e non solo dovranno percorrere il tratto di quella statale. La locride è un territorio ormai allo sbando , ed i cittadini vivono nell’indignazione più totale verso coloro che hanno portato questa bellissima zona della Calabria, splendida non solo per il mare, ad indossare forse la maglietta nera di tutti i record negativi calabresi, l’alluvione è stato il colpo di grazia su un territorio già colmo di problemi”. A parere di Furgiuele “c’è da chiedersi se molti dei vari danni avvenuti in questi giorni potevo essere evitati, sicuramente non è una novità che la Calabria è una delle regioni d’Italia con il più alto rischio idro geologico , fattore con il quale non si mette a rischio solo l’incolumità fisica degli abitanti, ma si pregiudica anche l’economia di una regione che sicuramente non è ricca. Certamente -osserva – contro il rischio idrogeologico bisognerebbe intervenire con misure di prevenzione urgenti e concrete. In questo senso – conclude – è da vedere positivamente la nascita dell’UOA “protezione civile” regionale, che regola tutte le azioni che vengono fatte sul territorio calabrese in materia di difesa del suolo e rischio sismico, qui la nomina di Carlo Tansi a capo dell’organizzazione sicuramente fa ben sperare, anche se le misure di prevenzione che andrebbero prese sono tante e l’urgenza è massima”.