CATANZARO. La Fiom-Cgil della Calabria sostiene la piattaforma e lo sciopero dei lavoratori del porto di Gioia Tauro indetto dalle segreterie di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, e UgL per venerdì 30 ottobre e sarà presente con una sua delegazione alla manifestazione prevista. Lo si apprende da un comunicato “La drammatica condizione economica e sociale della regione – è scritto – peggiora di giorno in giorno perfino rispetto alle altre regioni meridionali, come dimostrano i dati resi noti ieri nel rapporto Svimez 2015 sull’economia meridionale. Ciò conferma la gravissima responsabilità del governo nazionale per la sue scelte scellerate di abbandono e disinteresse verso la Calabria. Il porto di Gioia Tauro, in questo quadro, – scrive la Fiom – per davvero assurge a simbolo delle potenzialità tradite e dell’ assenza totale di una programmazione industriale e di politiche concrete di sostegno alla sua crescita. Non c’è futuro produttivo per l’intera regione se non si arresta e si inverte questo declino. Anzi tale condizione rende quasi impossibile la tenuta di quel gracilissimo apparato industriale esistente. Il porto di Gioia Tauro, anche per le gravi responsabilità delle classi dirigenti regionali e locali, – contiua la nota – pur avendo avuto dinamiche di sviluppo avulse dal rapporto con il territorio regionale, ha sempre rappresentato un punto di riferimento per la crescita economica, sociale e civile della regione e per questo attribuiamo alla vertenza in atto una valenza generale. Difendere il lavoro ed i lavoratori esistenti, allargare, per come scritto in migliaia di pagine di impegni istituzionali, la funzione logistica ed industriale dell’area del retroporto, rafforzare e rendere ordinaria la “governance” del sistema portuale regionale con al centro Gioia Tauro, sono – è scritto in conclusione – priorità assolute per la cui soluzione la Fiom-Cgil della Calabria si batterà unitariamente a tutte le altre categorie”.