L’8 Ottobre 1815 sbarcava a Pizzo il Re Gioacchino Murat, nel suo tentativo insurrezionale di unificare gli stati italiani. Murat giunse sulle coste napitine con al seguito un drappello di una trentina di uomini. Dopo un’accoglienza fredda, anzi quasi ostile da parte della popolazione pizzitana nonostante lo stesso Murat avesse beneficiato la città solo 5 anni prima, le truppe murattiane, dirette a Monteleone (attuale Vibo Valentia), furono intercettate e bloccate dai soldati borbonici fedeli a Re Ferdinando. Iniziarono feroci scontri in cui i murattiani contarono perdite notevoli. Re Gioacchino fu catturato e rinchiuso nelle segrete del castello di Pizzo. Una commissione appositamente creata e velocemente riunitasi, con un processo a dir poco sommario, lo condannò a morte. Murat dovette abbandonare i suoi propositi di unificazione degli stati italiani e cadde fucilato 5 giorni dopo, il 13 ottobre 1815. Per la sua storia Pizzo fu fatale.
A distanza di duecento anni, l’Associazione Gioacchino Murat Onlus del Presidente Giuseppe Pagnotta, come fa del resto ogni anno, ha organizzato manifestazioni, iniziative ed incontri culturali per ricordare e celebrare l’importante anniversario. Da venerdì 9 a martedì 13 ottobre in tanti sono giunti nella splendida cittadina tirrenica per assistere agli eventi in programma. Dopo la cena con menù storico nella serata di venerdì, via ad approfondimenti, dibattiti e riflessioni, ma anche alle musiche ed alle danze del corteo storico murattiano che hanno invaso e colorato nel pomeriggio di sabato Piazza della Repubblica, adiacente al castello Murat che domina la Marina di Pizzo.
La giornata più toccante è stata senz’altro quella di domenica 11 con la rievocazione storica dello sbarco, dell’arresto, della condanna e della fucilazione del Re Gioacchino Murat con inizio alla Marina di Pizzo e termine in Piazza della Repubblica. Oltre tre ore di rappresentazione che hanno emozionato il folto pubblico proveniente da ogni luogo della Calabria e non soltanto. Imponente infatti la delegazione francese che non è voluta mancare all’appuntamento, con in testa Sua Altezza Reale Joachim Murat.
Manuel Soluri