ROSSANO “Il dramma dei lavoratori che protestano a 60 metri d’altezza, sulle ciminiere di quel che resta della centrale Enel di Rossano, per difendere il loro futuro ed insieme le prospettive del sito termoelettrico, necessita non solo solidarietà e vicinanza, ma soprattutto un impegno corale, a partire dall’incontro previsto lunedì con Enel e con il Presidente Oliverio, per aprire nuove prospettive di investimento, a partire da una riconversione dell’impianto che possa portare benefici significativi sul piano dell’occupazione diretta e dell’indotto”. Lo affermano, in una nota, il segretario generale Cisl Calabria Paolo Tramonti e del segretario generale Cisl Cosenza Tonino Russo. “La vicende – proseguono – è l’ennesimo grida d’allarme in un territorio che subisce una desertificazione produttiva senza precedenti. Per la Cisl, in questo contesto drammatico, non sono più accettabili le pastoie burocratiche che impediscono da anni la messa in funzione della centrale a biomasse del Mercure che ha già ricevuto le autorizzazioni necessarie. Necessaria una nuova stagione di investimenti pubblici e privati, anche attraverso l’utilizzo efficace delle risorse comunitarie, in funzione di attrazione di nuovi investimenti industriali, anche attraverso procedure negoziali in sinergia con gli interventi di Invitalia, come per l’investimento nel settore automotive fra Puglia e Calabria. E’ inaccettabile che, nonostante ci sia stata da tempo l’aggiudicazione della relativa gara, continui intoppi burocratici impediscano l’avvio dei lavori del megalotto della statale 106 Roseto Sibari. Un investimento importante, per le ricadute occupazionali su un territorio che è ormai alla canna del gas, al quale dovranno seguire gli altri interventi fino al completamento dell’ammodernamento dell’intera 106 che rappresenta, nel suo complesso, una opera essenziale per ridurre il gap infrastrutturale fra la Calabria e il resto del Paese e dello stesso Mezzogiorno. Allo stesso tempo, riteniamo surreale che il Governo annunci il prossimo completamento della A3 senza che ci sia traccia del finanziamento del tratto Cosenza-Altilia che rappresenta un collo di bottiglia nel disegno di infrastrutturazione autostradale della Calabria. Nel contempo, anche attraverso le risorse dell’FSC, va realizzata, per esempio, l’alta velocità sulla dorsale tirrenica calabrese e va realizzato l’ammodernamento delle linea ferroviarie ionica e la sua interconnessione con la rete tirrenica. Per la Cisl Calabrese e per la Cisl di Cosenza la vertenza Calabria deve ritornare al centro dell’agenda politica nazionale, perché solo con una coerente integrazione fra risorse nazionali, comunitarie e regionali potranno aprirsi prospettive di sviluppo economico ed occupazionale”. “Su questi temi e su tanti altri – concludono Tramonti e Russo – registriamo la mancata attenzione del Governo Nazionale, che spesso non solo non è di aiuto alla Calabria, ma in tante vicende, come per esempio quella degli ammortizzatori sociali e degli LSU-LPU, pone in essere atti di autentico ostracismo. La Cisl ed il segretario generale Annamaria Furlan rilanceranno con forza i temi dello sviluppo del Mezzogiorno e della Calabria nella grande iniziativa, che svolgerà giorno 16 a Bari e che vedrà la partecipazione di tutti i Governatori delle regioni del Sud”.