Promuovere opportunità scolastiche per l’inclusione sociale di giovani della comunità rom catanzarese attraverso la creazione di una rete operativa tra enti pubblici ed organizzazioni del privato sociale del territorio. E’ questo l’obiettivo con cui l’amministrazione comunale di Catanzaro ha inteso aderire, in qualità di partner esterno, al progetto “Rete territoriale Scholè (Scuola)” promosso dall’associazione di volontariato “Arte di parte”, presieduta da Maurizio Caligiuri, – con il sostegno della Presidenza del Consiglio dei ministri – e illustrato oggi pomeriggio a Palazzo de Nobili alla presenza del prefetto Luisa Latella, del vicesindaco Gabriella Celestino, del direttore dell’Istituto penitenziario, Angela Paravati, del direttore del Csv, Stefano Morena, e del dirigente dell’Istituto comprensivo “Casalinuovo” Catanzaro Sud, Concetta Carrozza. L’iniziativa prevede la collaborazione di diversi soggetti istituzionali scaturita da un processo di confronto tra attori istituzionali come l’Istituto penale per minori e la Casa circondariale di Catanzaro, Coldiretti e Lega delle Cooperative, le associazioni di volontariato “Multicolore”, “Rom per l’integrazione” e “Natura e dintorni” e la cooperativa “Venezia”. Tali soggetti fanno parte del tavolo istituzionale coordinato dalla Prefettura di Catanzaro nel 2012 per avviare un percorso di programmazione partecipata a livello territoriale finalizzato ad individuare e trovare risposte alle problematiche e ai bisogni reali della cittadinanza rom. In particolare il progetto, della durata di due anni, avrà come area di riferimento i quartieri a sud della città – Aranceto, Pistoia e Viale Isonzo – e coinvolgerà quali beneficiari 120 cittadini della comunità rom, di età compresa tra i 14 e i 35 anni, attraverso interventi di mediazione culturale, sostegno scolastico, laboratori formativi e di supporto nella creazione di attività lavorative in ambito cooperativo.
“In particolare – ha commentato il vicesindaco Gabriella Celestino – l’amministrazione comunale, settore politiche sociali, offrirà il proprio contributo nell’organizzazione e nella gestione di uno Sportello Orientamento e Diritti mirato a offrire servizi di mediazione scuola-famiglia, ascolto, orientamento e segretariato sociale. L’obiettivo è quello di creare le basi per una reale integrazione sociale dei giovani rom favorendo la loro partecipazione attiva alla vita sociale e limitando il rischio di possibili devianze. Grazie all’impegno delle istituzioni coinvolte e del mondo del volontariato, il cui supporto è fondamentale in un momento particolarmente difficile per la pubblica amministrazione, si potranno realizzare condizioni favorevoli per una convivenza tra le diverse comunità all’insegna del dialogo e del rispetto reciproco”.