Continua la tradizione del Cosenza a Messina dove i Lupi non vincono da 66 anni. La squadra rossoblù perde la gara e l’imbattibilità della propria porta, scardinata per ben due volte da Totò Cocuzza, bomber palermitano cugino di Giorgio Corona, che firma le sue prime reti in campionati professionistici dopo grappoli di gol realizzati tra i dilettanti. Cosenza senza il capitano Caccetta e La Mantia, in campo Corsi e Vutov. Nel Messina in porta c’è Addario a sostituire lo squalificato Berardi, Barraco a centrocampo mentre Gustavo e Padulano schierati a sostegno di Cocuzza nel tridente, solo panchina per Tavares, a segno nel finale a Monopoli. Che sia la giornata di Cocuzza lo si capisce sin da subito. 4’, Gustavo sbaglia il tiro che diviene un assist pennellato per il centravanti che sfrutta un rimpallo e la respinta e non fallisce l’occasione, 1 a zero per i peloritani. Al 19’ ancora Cocuzza e Gustavo protagonisti, stavolta si invertono i ruoli ma il diagonale del brasiliano è intercettato da Perina. Al 34’ pericoloso Barraco di destra, palla che finisce alta sulla traversa. La ripresa si apre ancora nel segno di Cocuzza che colpisce anche stavolta al 4’, come nella prima frazione. L’invenzione dell’estroso Padulano è pregevole, il bomber stacca in anticipo su tutti e supera Perina all’incrocio, festa per i 4000 tifosi siciliani al San Filippo. Il Cosenza a questo punto ha poca birra, impegna Addario solo al 14’ ed al 19’ con il neo entrato Raimondi e nel finale due volte con Arrigoni che timbra anche un palo. Ma la gara per i Lupi è segnata, prima gioia stagionale per il Messina, prime lacrime per il Cosenza di Roselli.
M.S.