LEGA PRO, IL COSENZA SOFFRE TROPPO L’AKRAGAS, PARI AL SAN VITO
Cosenza sottotono, fermato da una buona Akragas al “San Vito – Gigi Marulla”. Un passo indietro dei Lupi rispetto alla prestazione offerta con il Martina Franca.
Si affrontavano nella terza giornata due formazioni che potranno rilevarsi outsiders molto pericolose in questa stagione. Da una parte i Lupi guidati da Giorgio Roselli, dall’altra l’ambiziosa matricola siciliana affidata a Nicola Le Grottaglie, dopo essere ritornata sui palcoscenici calcistici professionistici.
Rossoblù e biancazzurri si sfidano davanti ad un discreto pubblico e non si risparmiano.
Alla fine dei 90’, però, qualche rimpianto in più per gli ospiti, apparsi più lucidi e brillanti, a differenza di un Cosenza lento e macchinoso, la cui manovra non è stata briosa come in altre circostanze. Gli ospiti, ben messi in campo, si sono difesi con ordine e sono ripartiti con disinvoltura, insidiando la porta difesa da Perina.
Attacco rossoblu sulle spalle di Arrighini e La Mantia sostenuti da Statella. Siciliani con gli ex catanzaresi Sabatino e Madonia, quest’ultimo partito dalla panchina, e l’ex reggino Zibert in cabina di regia.
Due grosse pallegol per i siciliani con Di Piazza all’8’, che centra la traversa. Cosenza senza ritmo, spesso in affanno sugli spunti dell’agile Leonetti. Episodio dubbio in area isolana alla mezz’ora, Caccetta steso da Capuano ma Boggi non interviene.
Meglio il Cosenza nella ripresa con gli inserimenti di Corsi e Vutov. Ma l’Akragas è più ficcante e pericoloso. Ciancio salva su Leonetti ed al 19’ Aloi lambisce il palo di testa, brividi per i rossoblu.
Ma nel finale di gara è il Cosenza a dilapidare due occasionissime prima con capitan Caccetta, con salvataggio sulla linea di un difensore e successivo errore da due passi, e poi con il bulgaro Vutov, il quale fallisce da pochi passi il colpo del ko.
Manuel Soluri
LEGA PRO, IL CATANZARO SCIVOLA ANCORA, LA JUVE STABIA RISORGE
Scivola ancora il Catanzaro in casa, si ritrova, sorride e risorge invece la Juve Stabia dopo un inizio di campionato ricco di difficoltà e vince per la prima volta nella sua storia sul campo dei calabresi. Preoccupante anche la seconda prestazione interna delle Aquile giallorosse di Massimo D’Urso, che denotano limiti tecnici evidenti specie in mezzo al campo e dormite colossali nella retroguardia. Anche questa gara ha espresso tutte le difficoltà della squadra calabrese di dominare l’avversario mettendolo alle corde. Calabresi in campo con il 3-5-2, D’Urso si affida in avanti al tandem Razzitti-Mancuso. Campani senza Nicastro, Maiorano e Bombagi ed organizzati con il classico
4-4-2con Gomez e Ripa punte e Vella ed Arcidiacono frecce esterne.
L’ inizio dei padroni di casa è intraprendente e promettente, primo squillo di Mancuso al 20’ con Russo pronto ad opporsi. I gialloblu rispondono con Obodo al 25 ed al 34’ e al 27’ con Vella che innesca Ripa che si presenta a tu per tu con Scuffia. Ma nel finale di tempo il Catanzaro si riaccende. È il 46’ quando il laterale Bernardi libera il sinistro, Russo respinge corto e Razzitti appoggia in rete il gol del vantaggio, coronando un buon primo tempo.
La gioia però non dura molto, in quanto una distrazione difensiva di Priola consente all’esperto Ripa, al minuto 52’, di battere Scuffia di testa e di firmare il quasi istantaneo pareggio stabiese.
A questo punto del match, anziché reagire all’episodio sfavorevole con carattere, il Catanzaro ripiega su se stesso e si disunisce, mostrando le sue fragilità. La difesa sbanda, il centrocampo è confuso, l’attacco resta isolato. Solo Agnello continua a lottare con decisione. E così la tenace Juve Stabia, squadra sicuramente più esperta, intuisce le difficoltà ed ingrana. Ciullo capisce di poter puntare al massimo e mette il turbo arruolando un’altra punta, Gatto.
L’arbitro Giovani di Grosseto indugia e sorvola su un episodio dubbio in area stabiese su Foresta che viene ammonito. Il tempo scorre, gli ospiti crescono ed all’85’ servono il conto. Gomez scambia con Gatto e fa partire un destro che s’impenna e s’infila, è il gol partita. Doccia gelata per D’Urso ed i suoi, la classifica piange, la delusione aumenta ed il pubblico mugugna. Ed all’orizzonte spunta la temibile trasferta di Agrigento.
M.S.
SERIE D, REGGIO CALABRIA AFFONDA AL GRANILLO –
LA PALMESE DILAGA SULLA GIOVANE VIGOR
ROCCELLA DI FERRO
Reggio Calabria senz’anima e punito anche dalla Leonfortese, terza sconfitta in quattro gare per gli uomini di Cozza. La rete di Lentini a 10 dal termine condanna gli Amaranto ad un’altra domenica infelice. La squadra non ingrana ed i flop si ripetono, tendenza molto preoccupante alla vigilia di una trasferta difficile e temibile come quella di Cava dei Tirreni.
Vola la Palmese di Rosario Salerno che esagera sulla giovane Vigor Lamezia in agonia sul campo ed alle prese con grosse grane extracalcistiche, 6 reti sul groppone dei biancoverdi. Palmese ora prima in condominio con la Vibonese ed altre 4 formazioni. Ottimi punti esterni per Rende e Roccella a Scordia e Noto. I reggini confermano una difesa quasi imperforabile e mettono la museruola anche all’11 di Cacciola, salgono a 6 punti e si confermano imbattuti in questo felice inizio di stagione.
Manuel Soluri