Al Mimit incontro decisivo per la Abramo CC, 1000 posti di lavoro sempre più a rischio
Il 7 novembre terminerà l’amministrazione straordinaria della Abramo Customer Care, spa, che va avanti dal settembre 2020. I circa mille lavoratori, di cui una cinquantina palermitani e il resto dislocati nelle sedi della Calabria, vivono un regime di incertezza e non hanno, al momento, alcuna speranza sulla continuità della propria attività lavorativa e salariale. Ma come se non bastasse, già da tre mesi a seguito della riduzione dei volumi di lavoro da parte del committente Tim, è stato attivato un ammortizzatore che, a causa dell’assenza del decreto attuativo, fa sì che il personale non percepisca la retribuzione. La situazione è precipitata dal 1° novembre da quando l’intero bacino è stato messo in cassa integrazione straordinaria al 100%. Domani ci sarà un incontro al Mimit, ministero delle Finanze e dell’Economia, alla presenza di committenti, organizzazioni sindacali, ministero del Lavoro e istituzioni locali. I sindacati ribadiranno che “il tempo delle promesse è finito, servono risposte concrete sia sul pagamento dell’ammortizzatore sociale che sul futuro dei lavoratori di Abramo Customer Care in vista della chiusura della amministrazione straordinaria prevista per il 7 novembre”. Quella di Abramo Customer Care è una vicenda molto travagliata. L’azienda opera in questo settore da circa venti anni e dal 2020 si trova in amministrazione straordinaria. Grazie alla legge sulle clausole sociali per il cambio di appalto dei call center, ha visto transitare verso altre aziende la stragrande maggioranza dei propri dipendenti, rimanendo esclusivamente con le commesse della ex Tim, che non verranno più rinnovate, facendo sì che i lavoratori rimangano senza nessuna prospettiva futura.