CATANZARO. Partenza a singhiozzo per l’anno scolastico negli istituti di Catanzaro e provincia. In molte scuole del capoluogo calabrese, infatti, la campanella ha suonato solo per le prime classi, dove è stata fatta l’accoglienza, mentre per il resto le aule sono rimaste vuote per l’indizione da parte dei sindacati di un’assemblea, indetta oltre 15 giorni addietro, per discutere della riforma. Nel capoluogo le lezioni si sono svolte quasi regolarmente nelle scuole dell’infanzia, primarie e nelle medie. In tutti gli istituti garantita l’accoglienza per i neoiscritti. Per le superiori lezioni nelle classi dalla seconda in poi solo nei licei, scientifico e classico. Adesione più massiccia e aule rimaste praticamente deserte, invece, negli istituti tecnici. All’assemblea dei docenti, secondo i sindacati, hanno partecipato più di 150 professori. “Abbiamo dimostrato che il movimento c’è – ha detto Gianfranco Trotta, segretario generale della Flc Cgil Calabria – e non si è assopito con i calori estivi. La riforma non è in linea ed è stata fatta da chi non conosce il mondo della scuola. I problemi sono enormi. Con l’assemblea, della cui riuscita siamo più che soddisfatti, volevamo lanciare un segnale e dire che andiamo avanti per la nostra strada”. Dopo l’iniziativa di oggi a Catanzaro, scelta per questa prima iniziativa in quanto capoluogo di regione, la protesta contro la “Buona Scuola” andrà avanti anche nelle altre province calabresi anche sulla scorta, fanno sapere i sindacati, degli esiti della riunione con le organizzazioni sindacali convocata per il prossimo 23 settembre al Ministero.