Fitto difende la “Zes unica”: “Tempi rapidi e vantaggi fiscali”. Il ministro per ora “glissa” sul credito d’imposta ridotto ai minimi termini
La Zona economica speciale Zes unica nelle otto regioni del Mezzogiorno è un’area nella quale l’esercizio di attività economiche può beneficiare di speciali condizioni in relazione agli investimenti e alle attività di sviluppo d’impresa” con semplificazioni amministrative e vantaggi fiscali. Lo sottolinea una nota diffusa in occasione della presentazione del Piano strategico Zes unica dal ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, a palazzo Chigi. I progetti che rientrano nei settori strategici accedono alla cosiddetta “autorizzazione unica”: è sufficiente presentare una sola istanza, con procedimento amministrativo semplificato e tempi molto più rapidi di quelli ordinari. “In questi casi, la determinazione motivata di conclusione della conferenza di servizi può costituire variante allo strumento urbanistico e comportare la dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza dell’intervento”. Strumenti fiscali agevolati sono destinati agli operatori che investono nell’area Zes unica, tra i quali il credito di imposta per gli investimenti in area Zes. Nella ZES possono essere, infine, istituite zone franche doganali, la cui perimetrazione avviene su proposta della Struttura di missione. “Con l’adozione del Piano strategico inizia l’anno zero della ZES unica, che si dota di una strategia unitaria e di ampio respiro, pur tenendo conto delle diversità territoriali”, si legge nel testo. Sono state identificate le seguenti nove filiere da rafforzare: agroindustria, turismo, elettronica&ICT, automotive, made in Italy di qualità, che comprende la filiera della moda e quella dell’arredamento, chimica&farmaceutica, navale&cantieristica, aerospazio, e ferroviario. Inoltre, sono state identificate tre tecnologie da promuovere: le tecnologie digitali, il cleantech con tecnologie verdi, come fotovoltaico, eolico, idrogeno, e il biotecha. Alla Struttura di missione è affidato il compito di definire le attività necessarie a promuovere l’attrattività della Zes unica per le imprese. Il piano, che ha durata triennale, può essere modificato e aggiornato, ove necessario, senza particolari vincoli temporali. Questo documento è “il frutto di un percorso di partecipazione, avviato dalla Struttura di missione Zes a partire dal mese di aprile” che ha coinvolto amministrazioni centrali, regioni, rappresentanti delle amministrazioni locali, il partenariato sociale e una molteplicità di stakeholder. La Zes unica comprende le otto regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna) e supera il precedente modello decentrato delle otto Zes, limitato alle aree retroportuali.