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Città unica di Cosenza, Rende e Castrolibero: dal Consiglio regionale ok al referendum

Città unica di Cosenza, Rende e Castrolibero: dal Consiglio regionale ok al referendum

 

Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza, con l’autorizzazione al coordinamento formale, la proposta di provvedimento amministrativo recante “Effettuazione del referendum consultivo obbligatorio sulla proposta di legge n. 177/12^ d’iniziativa dei consiglieri regionali Pierluigi Caputo, Katya Gentile, Luciana De Francesco, Sabrina Mannarino, Pietro Molinaro, Pasqualina Straface, Giuseppe Graziano e Gianluca Gallo, recante ‘Istituzione del nuovo Comune derivante dalla fusione dei Comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero”. Insieme alla maggioranza ha votato il consigliere del Movimento Cinque Stelle Francesco Affllitto. Il resto dell’opposizione si é espresso contro il referendum. “Si tratta di una decisione – ha detto il capogruppo del Pd, Domenico Bevacqua – che é frutto di un processo non democratico e non partecipativo”. Antonio Lo Schiavo, del Gruppo Misto, ha parlato di “provvedimento pericoloso perché – ha detto – introduce un precedente politico rilevante che avrà ricadute su casi molto simili. I Consigli comunali interessati sono costretti a subire questa decisione”. Secondo la relatrice del provvedimento, Luciana De Francesco, di Fratelli d’Italia, “sono stati rispettati l’art. 133 della Costituzione e la legislazione ordinaria di derivazione”. Il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Davide Tavernise, ha definito “un errore non avere accolto l’appello del vicepresidente del Consiglio, Pierluigi Caputo, che aveva proposto a tutti i consiglieri della provincia di Cosenza di firmare la proposta di legge. Se lo avessimo fatto – ha sottolineato – tutta questa vicenda si sarebbe sviluppata in modo diverso”. Antonello Talerico (FI) ha sottolineato quelle che ha definito “le contraddizioni del Pd, i cui capigruppo alla Provincia ed al Comune di Cosenza – ha affermato – si sono detti d’accordo sulla città unica, ma contestano il metodo ed i criteri utilizzati. Mentre il Pd in Consiglio regionale ha sottoscritto un documento in cui, sostanzialmente, di fronte alla proroga al 2027 della data di scioglimento dei Comuni, si é detto pronto a firmare la legge”. Giuseppe Mattiani, della Lega, ha sottolineato “le opportunità che produrrà la fusione dei tre Comuni al centro del Referendum”, mentre Pasqualina Straface, di Forza Italia, ha definito la fusione dei tre comuni oggetto del referendum “un’opportunità di crescita gigantesca, con finanziamenti che sarebbero parametrati al numero di abitanti, fino alla infrastrutturazione complessiva che andrebbe ben oltre quella prevista per ogni singolo Comune. È un’opportunità e i vantaggi sono evidenti”. Francesco Afflitto, nel motivare il suo voto favorevole, ha affermato che “il referendum rappresenta la più alta forma di democrazia”. A Talerico ha replicato il consigliere del Pd Francesco Iacucci. “Chi afferma che la firma del Partito democratico – ha detto Iacucci – sia legata alla proroga della scadenza di scioglimento dei Consigli, non ha letto quel documento, che contiene, tra l’altro, il percorso da seguire nei prossimi due per superare i limiti che si sono registrati nella fusione tra i Comuni di Corigliano Calabro e Rossano”. Di “opposizione divisa” ha parlato Giuseppe Graziano, dell’Udc, mentre Pierluigi Caputo, di Forza Azzurri’, chiudendo il dibattito, ha definito “interessante il referendum. Si tratta di un provvedimento che mi inorgoglisce. Ora è arrivato il momento di dare la parola ai cittadini, e sfruttare un’occasione di rilancio del nostro territorio”.

 

 

 

 

 

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